Conosciuta per lo più attraverso il romanzo dello scrittore francese Alexandre Dumas, per una volta l'isola di Montecristo sveste i panni di sfondo narrativo, diventando protagonista assoluta nell'incontro tenutosi venerdì 20 maggio scorso, presso la Sala della Gran Guardia del Comune di Portoferraio, in occasione della presentazione del volume “Una visita all'isola di Montecristo”, edizione degli scritti di don Gaetano Chierici, grazie all'impegno profuso dall'Associazione Amici di Montecristo, diretta dalla presidente Sandra Togni. Tale evento ha rappresentato un'occasione unica per la città elbana, non solo per l'operato di coloro che lo hanno reso possibile, bensì è stato un momento di riflessione sulla necessità di accendere i riflettori su un territorio che merita di essere conosciuto, riscoperto, tutelato. A riguardo l'intervento iniziale del sindaco di Portoferraio Mario Ferrari è sembrato indirizzarsi sulla problematica della sua valorizzazione, attraverso interventi di recupero di alcune aree, di una maggiore accessibilità, in modo da consentire ai visitatori di scoprire le sue bellezze naturali e culturali. Sì, perché di cultura si tratta e ognuno di noi, comprese le nuove generazioni, dovrebbe essere più consapevole dei luoghi in cui vive, recuperando così un rapporto che sembra essersi smarrito. L'isola di Montecristo, pertanto, è stata argomento di un ampio dibattito, che è proseguito attraverso la lettura e commento di alcuni passi dell'opera dello studioso Chierici, coinvolgendo vari ambiti di ricerca quali quello archivistico, storico e socio-culturale. In relazione a quest'ultimo aspetto preziosi sono stati gli interventi degli ospiti presenti, quali il dott. Marcello Camici per l'introduzione biografica dell'autore, la prof.ssa Nadia Togni per la spiegazione storica e linguistica del testo, il contributo del curatore del volume, l'abate Giustino Farnedi, per gli approfondimenti culturali e religiosi. “Montecristo è realtà o sogno?” si chiedeva Chierici, annotando il primo degli otto giorni trascorsi nel settembre 1875, di quella che sarà più di una spedizione dal sapore scientifico, ma una vera e propria ricerca storica rappresentata da testimonianze materiali, come i resti dell'antico complesso monastico benedettino. Isola misteriosa che incanta o realtà dimenticata? Questo è l'interrogativo sorto da tale incontro e che si lega al discorso conclusivo del presidente della Banca dell'Elba, dott. Luca Bartolini che, consegnando le copie del volume ai referenti delle biblioteche comunali e ai dirigenti delle scuole elbane, ha voluto ribadire l'importanza di tale opera, augurandosi che possa essere conosciuta anche dai giovani studenti, affinché imparino ad apprezzare il patrimonio di un passato come quello di Montecristo, che ha il diritto di essere conservato e preservato. Di fronte alla portata educativa di tale appello, il nostro Istituto ha avuto la possibilità di essere presente per condividerne finalità e valori, quegli stessi sostenuti e perseguiti dal nostro dirigente prof.ssa Maria Grazia Battaglini.
Bianca Maria Ciaponi,
Docente dell'I.T.C.G. “G. Cerboni” di Portoferraio