Una grande responsabilità ci troviamo a presentare questo 4 agosto alle 21,30, data scelta per ricordare e celebrare il cinquantesimo anniversario della Sezione locale di Italia Nostra. Il suo fondatore, Alfonso Preziosi, è stato il “preside”, il professore, il giornalista, lo studioso, il punto di riferimento di tanti elbani nel corso di decine di anni che hanno scandito l’evoluzione dell’Elba moderna. Per oltre quarant'anni direttore del periodico "Corriere Elbano"; direttore della biblioteca comunale Foresiana; presidente dell'Università popolare; rappresentante del direttivo del Centro Studi Napoleonici e di Storia dell'Elba; componente della giuria letteraria del Premio Raffaello Brignetti-Isola d'Elba.
Riproponiamo, in anticipazione della serata, le parole di commiato di Federica, sua figlia e nostra vice presidente, pubblicate su “Lo Scoglio”, per ricordarlo insieme perché ancora attualissime.
ALFONSO PREZIOSI: ELBA COME MISSIONE DI VITA
Ringrazio il Dott. Gentini per averci dato l'opportunità di contribuire al lavoro de "Lo Scoglio" in onore di babbo. Prima di scrivere questi pensieri, mi sono chiesta quale sarebbe stato il messaggio che babbo avrebbe voluto trasmettere in tale occasione.
Per il suo carattere pragmatico e concreto, l'espressione delle emozioni lo faceva sentire a disagio. A volte poteva appena lasciarle leggere tra le righe o trasparire dai suoi silenzi. Appartenevano solo ai momenti di comunione di ognuno con se stesso, oppure le riservava come privilegio tra lui e i più piccoli della famiglia.
Le conversazioni con babbo erano essenziali e concrete, epigrammatiche e proprio per questo indimenticabili. Così, anzichè trasmettere le mie emozioni in questo momento, credo che gli avrebbe fatto piacere essere presente su queste pagine che tanto apprezzava, attraverso un tema concreto, quello — uso una sua espressione - che gli "stava più a cuore" e in favore del quale ha condotto un'instancabile, quotidiana battaglia pacifica, ma non per questo meno efficace, per oltre 40 anni della sua vita: la difesa del patrimonio naturale e storico dell'Elba.
Tra tutte le pubblicazioni di babbo, sebbene gli scritti di carattere storico - letterario possano avere maggior valore per il suo profilo di studioso, certamente gli articoli in difesa dell'ambiente — la maggior parte raccolti nel volume Turismo e difesa dell'ambiente all'isola d'Elba, fino al 1992 e successivamente altri pubblicati sul "Corriere Elbano", mantengono viva e autorevole la sua voce, attraverso argomenti ancora oggi tanto attuali.
Testimonianza di coerenza, coraggio, impegno professionale, mai subordinato alle lobby di convenienza, nè ad alcun partito politico o potere economico, gli articoli per la salvaguardia dell'ambiente dell'Elba, contro gli abusi e le speculazioni edilizie, sono animati esclusivamente dal suo grande amore e rispetto per la nostra isola e per le attuali e future generazioni che devono avere il diritto di apprezzarla.
Alcuni dei suoi articoli, purtroppo in certi casi, non sono stati sufficienti ad evitare gli scempi del territorio elbano, scontrandosi con interessi politici o economici di imprese con "potenti mezzi finanziari"; ciò nonostante hanno avuto il merito di cominciare a creare, fin dagli anni '60, una crescente coscienza ambientale che oggi — oltre ad essere notevolmente più diffusa ed approfondita, per mezzo di una quotidiana comunicazione sul tema - viene promossa e sostenuta attivamente dalle associazioni ambientaliste con cui anche babbo ha cooperato.
Altri suoi articoli "hanno contribuito ad eliminare o ad evitare qualche obbrobrio" ed altri ancora "destarono più scalpore... (ed)... ebbero un effetto immediato", come "Sulla spiaggia delle Ghiaie..."(n.31, 20.11.1973) e "Lo scarico del collettore..." (n.34, 20.12.1973) attraverso i quali il "Corriere Elbano", "facendosi ancora una volta portatore dell'opinione pubblica", indusse il Consorzio Acquedotti a rivedere il "folle progetto di convogliare sulla spiaggia delle Ghiaie tutte le fognature del paese" -progetto peraltro gia approvato dall'Amministrazione Comunale di allora- e a fare dietrofront dalle Ghiaie, optando per il Grigolo.
Mi auguro che la competenza, la tenacia e l'onestà dell'impegno di babbo, durante tutta la sua vita, per promuo-vere uno sviluppo dell'Elba in armonia con l'ambiente, nel rispetto della tradizione e favorendo la diffusione della cultura, possano continuare a vivere in ognuno di noi e soprattutto si concretizzino nel successo della battaglia pacifica cominciata da babbo per proteggere l'unica Elba che abbiamo.
di Federica Preziosi
di Federica Preziosi (da Lo Scoglio)
Cercheremo, questo giovedi sera, di tentare di essere all’altezza del compito che ci ha lasciato, proponendo una riflessione, favorendo le domande, le critiche, incoraggiando i contributi durante una tavola rotonda che abbiamo organizzato con uno dei più attenti giornalisti in Italia, Sergio Rizzo, e un’esperta per la scuola, la ex rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Maria Chiara Carrozza, nella meravigliosa cornice dell’anfiteatro della Linguella.