Sento il desiderio di esprimermi in merito all'ombra che è calata sopra lo splendido festival musicale NEVERENDING, conclusosi domenica 31 luglio a Portoferraio.
Mi riferisco all'atto di esporre due bambole gonfiabili durante l'esecuzione di una canzone sessista. Sì certo, uno scherzo, una forma di ironia. Purtroppo è difficile fare ironia con un ebreo sui forni crematori, come lo è con un palestinese sull'Intifada o con un nero sulla schiavitù. Non sono eventi di altri tempi. Sono eventi dell'oggi. Sono ferite aperte di una guerra infinita.
Quello che vorrei dire a questi giovani 'ironici' che si pretendono artisti, è che l'Arte, per essere tale, dovrebbe mettere in dubbio l'apparenza e rompere con i modelli dominanti di produzione e riproduzione dell'immaginario collettivo, dovrebbe saperne mutare il linguaggio, l'estetica. Dovrebbe mostrare 'altro dal dato'.
Proporre bambole gonfiabili su un palco in un periodo storico in cui parlamentari apertamente xenofobi razzisti e sessisti (che in altri periodi avrebbero quantomeno rischiato l'arresto per vilipendio alle istituzioni) fanno la stessa cosa, non è un gesto artistico.
E' un gesto simbolico, infame, che racconta e si compiace dell'uso strumentale dei corpi delle donne, vivifica l'involuzione dei costumi e l'aumento degli atti violenti e di sopraffazione.
Aggredendo poi, il leader del gruppo, verbalmente (e non solo, a quanto mi hanno riferito), dal palco, chi ha avuto il coraggio, e l'onore, di opporsi a questa vile comunicazione, urlandole di essere una donna 'repressa sessualmente' e augurandole di 'essere guarita' con il sacro strumento del potere, non fa che confermare la logica dello stupro. E allora, non facciamo finta di essere sani! Non è un gioco innocente.
Vediamo solo qualche numero (che ci scivolerà presto via, insieme ad altri 'panni sporchi' di guerra, sangue e barconi di 'casa nostra'):
già nel 2002 il Consiglio d'Europa denunciò come la violenza fosse la prima, dico la PRIMA CAUSA di morte delle donne in Europa dai 14 ai 44 anni.
In Italia ci sono 14 milioni di donne che sono state oggetto di violenza e
un milione e 400 mila ragazzine ha subito uno stupro prima dei 16 anni: oltre il 90% dei casi non è stato denunciato. Dati verificabili sui siti istituzionali.
A chi, a difesa dei musicisti, sostiene che 'il palco è sacro' e non andava violato togliendo le bambole, rispondo che è il corpo delle donne che dovrebbe essere considerato sacro, e che, invece, sui palchi hanno sfilato le svastiche naziste...
Noemi Alessi