Il racconto è liberamente ispirato alla vicenda umana e familiare di Solimano il Magnifico ed è ambientato nella Istanbul del XVI secolo.
Protagonisti sono Solimano, Sultano e Califfo, e una donna predata e schiava.
L'azione si svolge sulle coste della Maremma e nell'harem imperiale della corte di Solimano nel palazzo di Topkapi.
Il Sultano e Califfo Solimano dalla sua corte di Istanbul invia a Tolone,in Francia, Kayr al-Din, ammiraglio della flotta turco-ottomana, per rinnovare col re di Francia il patto di alleanza.
Kayr al-Din riceve l'ordine di predare donne sulle coste italiane per rimpinguare l'harem del Califfo.
Sulle coste della Maremma, dal Cernia,un pescatore italiano catturato convertito all'islam e poi rilasciato, viene a sapere che vive una bellissima giovane: Margherita.
Assale la torre dove vive la fanciulla che, predata, è condotta come schiava ad Istanbul.
La donna divenuta schiava è sbarcata a Istanbul.
Viene rinchiusa nell'arsenale e poi condotta nell'harem del Sultano Solimano.
Qui inizia il noviziato per diventare odalisca,impara la lingua turca e il corano,si converte all'islam.
Per la sua stridula risata attira su di sé l'attenzione della padrona dell'harem, la valideh sultane, madre di Solimano.
Un compiacente legame sorge e unisce le due donne.
Ordiscono un complotto per eliminare Gulbhar, rosa di primavera, preferita di Solimano a cui ha dato il primo figlio ma invisa alla valideh sultane.
Margherita cambia il nome prendendo quello di Kurrem, colei che ride.
Dopo aver aiutato la valideh sultane a far allontanare Gulbhar dall'harem, viene a sua volta aiutata dalla valideh ad essere prescelta da Solimano.
Entra nel cuore e nella mente del Califfo fino ad essere kossach, la preferita.
Diviene kadina dando alla luce figli del Sultano.
Elimina donne dell'harem sue rivali.
Fa innamorare il Califfo.
E' principale collaboratrice ed ispiratrice nell'azione di governo.
Essa stessa s'innamora appassionatamente.
Il Sultano cambia il suo nome da Kurrem in Afrah, colei che dà gioia.
Afrah si scontra con Ibrahim gran visir e amico d'infanzia di Solimano perché si oppone al matrimonio di lei col Califfo.
Lo fa uccidere dallo stesso Solimano facendo credere che il gran visir è un traditore.
Poi diventa haseki, moglie del Sultano.
Non essendo suo figlio, complotta contro Mustafà che è il primogenito di Solimano e per questo destinato a succedergli: lei vuole che sia suo figlio il successore.
Facendo credere a Solimano che si è alleato con la scià di Persia, Mustafà viene accusato di tradimento e fatto uccidere dal padre.
Morto Mustafà, Afrah, per la successione a Solimano preferisce il figlio Selim all'altro, Bejaret, scatenando così una lotta tra i due fratelli durante la quale muore.
Solimano innamorato ama e perdona tutto ad Afrah, colei che dà gioia.
Il romanzo, liberamente ispirato alla vicenda umana di Solimano e Roxelana sua moglie,è racconto di amore, odio, tradimento, passione, ambizione, violenza, fede religiosa, menzogna, potere, vendetta, paura, ira.
Sentimenti presenti nei protagonisti principali come in quelli secondari, sentimenti che muovono il loro agire.
Seppure in una società musulmana caratterizzata da ruoli ben distinti tra uomo e donna basati su precetti di fede religiosa, questi ruoli vengono superati e annullati se l'amore è sentimento che predomina gli altri.
Accade tutto questo quando la schiava, donna, fa innamorare l'uomo, che è Sultano e Califfo e poi, ella
stessa s'innamora.
E' romanzo di azione che diventa "affresco" della civiltà musulmana del XVI secolo.
Il libro è appena uscito dalle stampe scritto da Marcello Camici , edito da Edizioni Myra (www.edizionimyra.it).
Lo si può acquistare al prezzo di euro diciassette presso le librerie dell'Elba oppure online
(www.IBS.it; www.libreriauniversitaria.it; www.webster.it; www.unilibro.it) oppure richiedendolo direttamente all'editore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..