Il prossimo 4 settembre, in Piazza San Pietro papa Francesco proclamerà santa la beata Madre Teresa di Calcutta.
Per l'occasione, Nunzio Marotti dedica il ricordo della sua visita all'Elba (a Portoferraio il 27 maggio 1991).
Elba: Madre Teresa, segno di speranza
(di Nunzio Marotti, Toscana Oggi 2 giugno 1991)
Cinquemila persone hanno accolto Madre Teresa di Calcutta in visita per la prima volta all'isola d'Elba. La folla, nello sventolio di fazzoletti bianchi, si è stretta affettuosamente alla "piccola dorma in sari bianco", manifestando ammirazione e sostegno per l'opera che svolge in ogni parte del mondo. Un avvenimento senza dubbio storico che resterà impresso nella memoria e forse nella coscienza di tante persone.
Tutto si è svolto secondo programma, anche se all'ultimo momento l'elicottero proveniente da Massa Marittima ha atterrato all'aeroporto di Campo anziché alle Grotte.
Qualche minuto prima di Madre Teresa, è salito sul palco il vescovo mons. Comastri che, con le sue parole, ha aiutato i presenti a prepararsi all'accoglienza della fondatrice delle Missionarie della Carità.
Quindi, l'arrivo della suora, salutata da centinaia e centinaia di fazzoletti bianchi.
Alle 19,30 è iniziata la veglia di preghiera. Sul palco, insieme agli ospiti, era presente al completo il clero elbano. Tra la gente, il popolo cristiano delle parrocchie, l'Azione Cattolica, i gruppi, le associazioni di volontariato, E poi i rappresentanti dei mondo economico e sociale, e le autorità civili e militari. E, infine, la presenza forse più significativa: quella di oltre trecento fra invalidi ed ammalati,. assistiti da decine di volontari. Una folla commossa e probabilmente nello spirito più vicina a Madre Teresa, portatrice, nel senso paolino, delle sofferenze e dei pesi di tanta parte di umanità.
Dopo alcuni minuti, in un profondo silenzio, ha preso la parola Madre Teresa, che ha parlato dell'amore che Dio nutre per noi, della nostra risposta che si traduce nel servizio ai più poveri, dell'importanza della preghiera che rende il cuore capace di amore, del ruolo della famiglia nella educazione alla preghiera, "è l'allargarsi della fede, il frutto della fede é l'amore. il frutto dell'amore è il servizio. e il frutto del servizio è la pace. E dove c'è pace, c'e Dio".
Al termine della veglia, sono state donate a Madre Teresa le offerte raccolte net giorni precedenti e destinate ai bambini dei popoli curdo e bengalese.
L'incontro è terminato alle 21,30 circa.
Un ringraziamento particolare va a mons. Comastri. che ha permesso l'incontro con questo segno di speranza del mondo contemporaneo, con questa testimonianza di povertà vissuta, di semplicità che cammina per le strade del inondo ("come sono belli i piedi del messaggero di pace", dice Isaia), di vita donala incondizionatamente ai più poveri.
Il Card. Angelo Comastri attualmente presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, su L'Osservatore Romano 6 settembre 1997 (all'indomani della morte di M.T.), a proposito della visita all'Elba scriveva:
"Da Massa Marittima, in elicottero, andammo all'Isola d'Elba per un secondo incontro di preghiera. Durante il tragitto indicavo a Madre Teresa i vari luoghi della costa tirrenica , mentre lei inviava a tutti il regalo di un'Ave Maria. A un certo punto un uomo, che ci accompagnava nel volo, cadde in ginocchio accanto a me e, con voce tremante, mi disse: 'Padre, io non so che cosa mi stia accadendo! Mi sembra che Dio, Dio stesso mi stia guardando attraverso gli occhi di quella donna'. Riferii subito alla Madre le parole appena ascoltate. Ella, con tranquillità disarmante, commentò: 'Gli dica che Dio lo sta guardando da tanto tempo: era lui che non se ne accorgeva... God is love: Dio è Amore!'".
Foto di R.Ridi