Lucidità, prontezza, arguzia, ironia sono forse state le qualità che più hanno meravigliato i numerosi intervenuti durante l’interveto tenuto da Leonida Foresi (classe 1914, anni 98) in occasione del conferimento della Targa Lions da parte del Lions Club Isola d’Elba.
L’evento, organizzato nella sera di sabato 20 ottobre a Portoferraio nei locali dell’Ape Elbana, lo storico albergo portoferraiese appositamente scelto quale ideale cornice per l’incontro, aveva lo scopo di assegnare il prestigioso riconoscimento che il Lions Club, ai sensi di un apposito regolamento, attribuisce non più di una volta l’anno ad un cittadino che abbia recato lustro ed importanza all’Isola d’Elba.
La serata, aperta da un’accorata e commossa introduzione del presidente del sodalizio Carlo Burchielli, profondo conoscitore ed ammiratore di Foresi, è proseguita con una relazione del dr. Massimo Scelza che, non esitando ad attribuire all’ospite la definizione di “vero mito nostrano”, nel ripercorrere le fasi della sua vita, come le prime giovanili esperienze nella tipografia de “Il Popolano” gestita dallo zio, il lavoro negli altoforni, il breve passaggio in politica con “L’Uomo Qualunque”, la fondazione nel ’48 de “Il Corriere Elbano” col quale, dopo la cessione allo stesso Scelza, ha continuato a collaborare sino a poco tempo fa, ha richiamato l’attenzione del pubblico sulla meticolosità e la pazienza con cui Leo (così è da tutti chiamato Foresi) ha raccolto ed archiviato storici e preziosi documenti, foto, quadri e reperti, ricordando ai presenti che tutto questo materiale, che non esitiamo a considerare un vero tesoro, oggi provvisoriamente collocato in una sala del centro De Laugier, merita una sede definitiva che il relatore ha suggerito di individuare in un locale del Forte Falcone o del Forte Inglese.
Nel corso dell’incontro è stato proiettato un DVD, appositamente realizzato per l’occasione, contenente suggestive immagini della vita familiare e lavorativa di Foresi, a cominciare dall’infanzia, e dei luoghi in cui si è svolta, mentre la pianista Rossella Celebrini e la cantante Anna Serena, nipote di Leonida, intonavano note e popolari canzoni d’epoca.
Questa la motivazione ufficiale stesa dal Prof. Giorgio Barsotti:
Leonida Foresi è molto di più di un portoferraiese doc, di un giornalista, scrittore e fotografo di vaglia: è la memoria storica della nostra città, di quella storia minore che affonda le sue radici nel quotidiano, che trae la sua linfa dai fatti di cronaca, dagli aneddoti, dagli innumerevoli personaggi che l’hanno animata e resa viva con le loro caratteristiche fisiche e psicologiche, con le loro manie e i loro vezzi. Ebbene, Leo ha saputo ritrarre tutto ciò in anni e anni di osservazione attenta, con acume e ironia, con spirito critico e sagace, ma sempre bonario e amorevole. A lui va tutta la nostra stima e la nostra riconoscenza.
V.F. - Lions Club Isola d'Elba