Domenica, 9 ottobre, ha avuto luogo il consueto incontro biennale, dei donatori Avis di Portoferraio presso sala della Provincia.
La sala era piena di donatori attivi, ma ha visto la partecipazione anche dei “vecchi” donatori, che si sono tanto spesi per la collettività. Fra questi Ferdinando Montauti, di San Piero, che con i suoi 148 viaggi – equivalenti a 148 donazioni – ha aiutato tante persone e a cui è stata consegnata da una nuova donatrice una targa di ringraziamento. Per tutto questo, ancora “Grazie Ferdinando”.
Nel corso dell'incontro, in cui è stato ricordato il donatore Mario Muti e che ha visto la partecipazione di rappresentanze di Porto Azzurro e di Piombino, sono stati consegnati fra gli applausi dei presenti le Benemerenze, che rappresentano per noi donatori i riconoscimenti dovuti sulla base delle donazioni effettuate e dagli anni d’iscrizione all’associazione, tante di rame, di argento e di argento dorato, ma numerosi anche i riconoscimenti d'oro, d'oro con rubino e d'oro con smeraldo.
La relazione del presidente Avis di Portoferraio, Dante Leonardi (cui è stato consegnata da Riccardo Nurra, presidente della zona Elba, la benemerenza in oro con smeraldo) ha evidenziato come – in controtendenza con il trend nazionale e regionale – a Portoferraio, in questi primi nove mesi del 2016, le donazioni siano aumentate in misura considerevole, + 32% nel complesso, con una percentuale in aumento di donazioni di sangue intero del 17%, ma soprattutto con una percentuale di donazioni di plasma che vede quasi un raddoppio, con un aumento del 72%.
E anche se, sulla base dei protocolli del Ministero della Sanità, le donne in Italia possono donare sangue intero per un massimo di 2 volte l'anno, pure la presenza di tante donatrici rappresenta un tratto distintivo dell'attuale identità dell'Associazione.
Come pure merita considerazione il fatto che nella nostra realtà sia in aumento anche il numero di donatori (e donatrici) “stranieri” che da tanto o da poco risiedono sull'isola.
Tutto questo nonostante le difficoltà legate all'insularità, che ci vede costretti a donare in tempi ristretti al fine di permettere la “consegna” delle sacche in partenza per il continente, ma grazie anche alla estrema disponibilità del personale operante al Centro Trasfusionale di Portoferraio, tutti i donatori sono sempre riusciti a donare.
Una realtà la nostra quindi altamente positiva e di cui andiamo fieri.
A conclusione dell'incontro il consueto pranzo sociale, a cui hanno partecipato oltre agli iscritti, familiari e ospiti,
Quest'anno ci siamo trovati al Ristorante “Le Sirene” a Portoferraio, occasione nella quale, tutti i partecipanti, hanno potuto trascorrere una piacevole giornata e – nonostante il tempo a tratti inclemente – hanno potuto ammirare la straordinaria bellezza delle Ghiaie.