PORTOFERRAIO. Venerdì 13 aprile alle 13,30 il Tg2, durante la trasmissione " Eat Parade", darà notizia del secondo evento dedicato al vino prestigioso che ha conquistato da quest'anno la Docg, denominazione d'origine controllata e garantita, primo vino passito toscano a riuscire nell'impresa. La notizia di livello nazionale dirà che sabato 14 e domenica 15 andrà in scena al Centro De Laugier "Un Grappolo di Storia" che fa seguito alla prima edizione, organizzata lo scorso anno dalla delegazione Ais Elba (Associazione sommelier), unitamente al Consorzio di tutela die vini elbani Doc, col sostegno di Provincia e Comune mediceo. Sabato a partire dall 15 comincia la manifestazione e a seguire "Elbavino" con la presentazione delle nuova annata delle aziende vinicole dell'Elba, e quindi degustazioni a volontà. Il giorno dopo protagonista è appunto l'Aleatico con l'esposizione dei primi Docg della storia. Saranno presenti tutte le aziende produttrici e non mancheranno pasticceri pronti a distribuire dolci e delizie che si abbinano al celebre passito isolano. Contemporaneamente all'evento possibili escursioni per l'isola e visita alle cantine.
IL DISCIPLINARE
Ma è il caso di approfondire il tema facendo una radiografia accurata di questo nuovo prodotto di eccellenza, accompagnati in questo viaggio informativo, come al solito, da uno dei massimi esperti del settore, l'agronomo Italo Sapere. "La denominazione di origine controllata e garantita "Elba Aleatico Passito" o "Aleatico Passito dell'Elba" è riservata al vino che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione". Così recita il nuovo disciplinare per
l'Aleatico di massima qualità e quindi si dice che dovrà essere ottenuto solo con il vitigno omonimo, coltivato esclusivamente in uno degli 8 comuni dell'Elba.
Come dire massima garanzia di autenticità del prodotto autoctono. Tutti si aspettano che d'ora in poi "vadano in ombra" altri prodotti liquorosi che vogliono sembrare parenti, seppure lontani, del vero Aleatico Docg e quindi si vada di certo tutti sulla strada maestra della piena qualità, per esaltare il solo vino passito organario.
CARATTERISTECHE DELL'ALEATICO DOCG.
Il disciplinare, una sorta di Vangelo che dice come va prodotto il Docg, recita ".. i vigneti impiantati successivamente all'entrata in vigore del presente dovranno avere una densità di almeno 5000 ceppi per ettaro. La produzione massima di uva ad ettaro in coltura specializzata non deve essere superiore a 7 tonnellate per ettaro. Fermo restando il limite massimo sopra indicato, la produzione per ceppo non dovrà essere superiore in media a 1,8 kg, Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare, al momento della raccolta,
un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 11,5%. Il vino può essere immesso al consumo esclusivamente in recipienti di vetro di volume nominale di Lt. 0,375, Lt. 0,500 e Lt. 1,500 con chiusura a tappo raso di sughero ".
SAPERE INFORMA
E Sapere affonda in fatto di informazioni specifiche. "La bottiglia di Aleatico da quest'anno avrà una etichetta in più.- spiega il proprietario di Sapereta a Porto Azzurro- La fascetta del poligrafico dello Stato va sul collo di ogni bottiglia di Aleatico vendemmia 2011. Questa sarà rilasciata dalla Camera di Commercio (Cciaa) dopo un lungo percorso del vino. I campioni del prodotto vengono prelevati in cantina, prima dell'imbottigliamento, da un funzionario della Cciaa di Livorno, verranno analizzati da un laboratorio chimico per verificare che gli standard chimici corrispondano a quelli del disciplinare (alcol, acidità totale, volatile, pH, zuccheri, estratto, ecc.). Se sono "chimicamente" in regola potranno essere assaggiati in forma rigorosamente anonima, senza cioè conoscere i produttori, da una commissione di 6 assaggiatori, che verificheranno l'eventuale presenza di difetti o di carenze organolettiche. Se supererà questo secondo esame il vino otterrà l'idoneità ad essere imbottigliato. A questo punto il produttore potrà procedere all'acquisto delle "fascette". Il quantitativo richiesto dovrà essere uguale al quantitativo prodotto". Grande serietà quindi nelle procedure e il consumatore stappando ogni bottiglia di Aleatico Docg saprà di bere un vino passito che non è altro un sorso di purezza, un nettare di ineguagliabile valore. E non a caso, in altre occasioni si è detto che un Aleatico del genere può conquistare mete nazionali e internazionali.
UNA SFIDA "AMICHEVOLE" A PORTO E MADEIRA
Porto e Madeira, rivali ben più famosi, seppure di tipologia diversa, non possono reggere il confronto con tanta naturalezza e qualità dell'Aleatico Docg, essendo prodotti elaborati. Senza dubbio sono vini di qualità ma non possono dire di essere come l'Aleatico, un sorso di natura, un passito fatto con solo il vitigno esclusivo, originario dell'isola e niente più. Per la verità c'è anche il profumo del mare e il calore del sole dell'isola in ogni bottiglia, speriamo che le commissioni del Docg accettino questi "integratori" rubati dall'ambiente.
NAPOLEONE PRIMO SPONSOR DELL'ALEATICO
Napoleone I° esiliato all'Elba nel 1814, scoprì l'Aleatico al suo arrivo, presso la tenuta dei Foresi "La Chiusa" e si consolò abbondantemente con il passito, sconfiggendo il nemico peggiore: la malinconia per il potere imperiale perduto. Durante i famosi 100 giorni, dopo la fuga dall'Elba, ricordava dicendo: “Gli abitanti dell’Elba sono forti e sani perché il vino della loro isola dà forza e salute”.
ALEATICO E I PREZZI?
E per finire che dire del prezzo? " La G in altri casi ha portato di riflesso un aumento del prezzo di vendita, - conclude Sapere- e ciò rispetto ai vini solo a
Doc; per l'Aleatico non credo potrà avvenire. E' già un vino caro che supera i 20 euro, un ulteriore aumento non è praticabile anche per il periodo di crisi che stiamo vivendo".
Le 17 AZIENDE del consorzio produttori elbani vini Doc:
Acquabona- Portoferraio, Acquacalda - Marciana Marina, Agricoop - Campo nell'Elba, Arrighi - Porto Azzurro, Mola - Capoliveri, Cecilia - Campo nell'Elba, La Chiusa - Portoferraio, La Fazenda - Capoliveri, La Galea - Campo nell'Elba, La Valdana - Portoferraio, Le Ripalte - Capoliveri, Mazzarri - Lacona Capoliveri, Montefabbrello - Portoferraio, Montefico - Rio Marina, Sapereta - Porto Azzurro, Stefano Farkas- Portoferraio, Villa Mori - Portoferraio,