Martedì sera, 21 marzo, è stato proiettato al cinema “Nello Santi”, il primo film della rassegna “Visioni Sarde”, “Bellas mariposas” di Salvatore Mereu, liberamente tratto dal lungo racconto di Sergio Atzeni, pubblicato postumo nel 1996.
Sergio Atzeni era morto l'anno prima, in mare, sbattuto contro gli scogli, a Carloforte.
“Passavamo sulla terra leggeri”, titolo di un altro libro di Atzeni, è la cifra, stilistica ed emozionale, di “Bellas mariposas”, nonostante la battuta di apertura – “Brutto bastardo”, indirizzata dalla protagonista, Caterina, al padre – faccia pensare a tutt'altro.
Perché, se è innegabile che il padre di Caterina sia “'nu pezzu de merda”, è altrettanto vero che leggere come farfalle sono le giovanissime protagoniste sia del racconto che del film, che si snoda a noi attraverso gli occhi e la voce narrante di Caterina, che trascorre un mondo duro come le pietre dell'isola, un mondo assolato nel cui cielo “non c'è neanche una nuvola”: ma nulla si può cancellare, si può solo volare cercando di vivere.
E alla fine, nonostante i buchi, i furti, il sesso ridotto a miseria, c'è chi assomiglia alla madre e c'è chi assomiglia al padre: la realtà non si rimuove e le macerie si scavalcano sapendo che ci sono e la strada che si apre a chi la vuole percorrere c'è, basta avere coraggio.
Se questo film è abitato da due giovanissime e straordinarie attrici esordienti, Sara Podda e Maya Mulas (oltre che da una immaginifica presenza di Micaela Ramazzotti), il prossimo della rassegna, “L'arbitro” di Paolo Zucca (in programma per martedì 28 marzo) sarà di tutt'altro registro narrativo (racconta la storia di due disastrate squadre di calcio di terza categoria), e vedrà come protagonista Stefano Accorsi: e nel cast, fra gli altri, Geppi Cucciari.
Vi aspettiamo
Associazione culturale sarda "Bruno Cucca"