Un nuovo viaggio di istruzione per le classi Seconda e Terza liceo scienze applicate dell’Istituto Foresi di Portoferraio. Si sono recate a Monaco di Baviera, accompagnate dai docenti Alessandra Moncini, Beatrice Murdaca e Matteo Liserani, per visitare le bellezze artistiche della città bavarese e dintorni. Un’occasione per gli studenti per socializzare ed apprendere cose nuove divertendosi.
I ragazzi hanno potuto ammirare i principali edifici storichi di Marienplatz, dalla Frauenkirche (Cattedrale di Nostra Signora) all’edificio del Neues Rathaus (Municipio nuovo) fino al museo della birra “Oktoberfestmuseum”. Inoltre il viaggio di istruzione ha previsto la visita a due castelli della Baviera fatti costruire dal Re Ludwig II (1845-1886): il castello delle favole di Neuschwanstein ed il castello di Linderhof. Non poteva mancare la visita all’Allianz Arena, il singolare volume dello stadio bavarese, composto di 2.800 cuscini in Etfe, un fluoropolimero sintetico semitrasparente che di sera possono essere illuminati dall'interno, assumendo i colori delle squadre in campo.
Una tappa obbligata del viaggio di istruzione è stata sicuramente il Museo della Scienza e della Tecnica, dove i ragazzi hanno effettuato un percorso di alternanza scuola-lavoro. Il museo della Scienza e della Tecnica di Monaco è considerato il più grande museo al mondo in ambito scientifico. Gli studenti del Foresi, attraverso due tour guidati sul tema “Le leggi della fisica al lavoro in varie sezioni del Deutsches Museum”, hanno potuto apprezzare di più la Fisica e le discipline scientifiche che si studiano in classe mediante la partecipazione a esperimenti concreti e la visione delle applicazioni della Fisica alla vita di tutti i giorni.
"In particolare – raccontano i docenti - gli studenti hanno potuto ammirare il telescopio con cui Galileo ha effettuato le sue osservazioni del cielo alla ricerca di corpi celesti ancora sconosciuti nella sua epoca e una riproposizione degli esperimenti di Galileo sulla caduta dei gravi mediante il piano inclinato, hanno apprezzato la misurazione della temperatura corporea e di altre superfici mediante termometri ad infrarossi, hanno assistito ad esperimenti che producevano in maniera controllata scariche elettriche e valutato quindi gli effetti dei fulmini sulle case e le linee di trasporto in presenza ed in assenza di adeguate protezioni. Gli studenti hanno poi percorso, come in un viaggio nel tempo, un cammino tra mulini a vento, macchine a vapore, aerei e sommergibili, capendo così come le conoscenze scientifiche hanno cambiato la nostra vita negli ultimi secoli, per culminare poi nelle tecniche più moderne di produzione di energia come l’energia nucleare e lo sfruttamento sempre più massiccio delle energie rinnovabili, con una riflessione sull’importanza dell’uso responsabile delle risorse della Terra. Dopo un viaggio all’interno della cellula e una breve gita tra le stelle, la visita si è conclusa nel reparto delle nanoscienze, dove sono state mostrate le nuove frontiere della microelettronica e della microbiologia, con una attenzione particolare a come probabilmente ci nutriremo nel ventiduesimo secolo. Gli studenti si sono dimostrati partecipi e interessati a queste nuove modalità di didattica, dicendosi addirittura dispiaciuti di dover lasciare il museo a fine giornata".
Un‘altra esperienza sicuramente emozionante e formativa per studenti e insegnanti è stata la visita al campo di concentramento di Dachau. Con grande emozione ed empatia i ragazzi hanno visitato le camerate dei reclusi, le camere a gas, il museo del campo e i monumenti dedicati alle migliaia di caduti di tutte le confessioni religiose. Un momento sicuramente toccante all’interno dell’esperienza gioiosa della gita scolastica, ma fortemente voluto e apprezzato dagli studenti.