In una mattinata già grigia e dolorosa di per sé per la triste vicenda di Massimo Schezzini ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Mary Patrì che mi avvisava della morte di suo padre.
Così ho deciso di scrivere due righe per ricordarlo perché Attilio Patrì era una brava persona, aveva avuto una brillante carriera nell’arma dei Carabinieri raggiungendo posizioni di prestigio ma non si era mai dato arie per questo.
Era venuto qui con la famiglia per dirigere la caserma dei Carabinieri di Portoferraio, si era innamorato della nostra isola e aveva comprato un appartamento in via dell’Amore dove veniva sempre in estate con l’amore della sua vita,la signora Anna.
Erano una bella coppia, gentili ed affettuosi con tutti ed era per me un vero piacere andarli a trovare per fare due chiacchiere perché era grande l’amicizia che mi legava a loro, alla figlia Mary e a tutta la famiglia.
Mi avevano accolto con molto affetto negli anni in cui sono stata a Napoli e mi avevano aiutato a trovare una sistemazione e ad ambientarmi in una città che non conoscevo.
Anche per questo gli ero molto affezionata e mi fa una grande tristezza pensare che se ne sia andato senza averlo potuto salutare un’ultima volta.
Grazia Battaglini