PORTOFERRAIO. Papota, al secolo il prof, Pisani, il baby Enrico Castellacci, ora medico della nazionale campione del mondo di calcio, con lui altri rampolli poi diventati Vip e purtroppo qualcuno manca all'appello. E' Massimo Puccini, studente per 20 anni, poi insegnante per 35 anni al Foresi, in pensione, che è salito in una sorta di macchina del tempo alla “Ritorno al futuro” per riscoprire la terza A della media del 1964. Un gruppo di ragazzi del 1950 alla Pascoli, ritratti in una foto nel plesso che allora era in salita Napoleone, quasi mezzo secolo fa. <<E' stata una foto ritrovata in un cassetto- dice il docente di matematica al classico, ora mezzo Thaj perché vive per ¾ dell'anno in Thailandia. - è stata fatta nel piazzalino all'aperto, accanto al pozzo, dove facevamo ginnastica con il Prof. Pisani, noto come Papota, un “ruvido” dal quale il complimento migliore che poteva regalare era un bel " Fava Lessa " >>.
Gli ultimi dell'immagine, dietro a sinistra, sono la Prof. Enrica Gasparri, l'insegnante di lettere che stava la maggior parte del tempo con i ragazzini. “Quanti votacci mi ha dato prima che riuscissi ad ingranare”. Ricorda Puccini, e poi il preside Prof. Lungonelli, padre di Lamberto.
E sale la commozione per l'ex docente tenendo in mano un'immagine che viaggia verso i 50 anni. “Tante storie dietro questa istantanea, per ogni studente raffigurato. Eravamo nuovi di pacca, fiduciosi nel futuro che ha regalato generalmente vicende positive, soddisfazioni professionali per diversi di noi”.
Viene automatico un confronto tra gli studenti della foto e quelli d'oggi. “Eravamo carichi di entusiasmo e speranze, - prosegue Puccini, impegnato da oltre un anno a promuovere l'indagine sui tumori all'Elba, dopo aver perso la moglie per leucemia- Vivevamo un periodo di sviluppo veloce della società, soldi pochi, ma tanta voglia di fare, progredire, con la guerra in archivio da non molto. Avevamo davanti un progetto di vita e l'energia per provarci. Diversamente da oggi, erano gli anni nei quali chi frequentava con successo un Iti, come quello di Livorno, ma anche un Ips, come quello nascente all'Elba, riceveva una proposta di lavoro già prima di concludere il ciclo scolastico , bei tempi , pare una leggenda, oggi la musica è ben diversa”.
Tanti ragazzi elbani preferivano acquisire un titolo professionale, anziché accedere ad una impegnativa ed incerta università, "saltavano il fosso", impegnando non poco le famiglie, andando a frequentare istituti "In Continente". “Diversi andavano a Livorno, - racconta Puccini- magari appoggiandosi in strutture come i Salesiani, la casa dello Studente in borgo Cappuccini, o il mitico Dalborro (o Dal Borro ?) dove andava chi aspirava ad un titolo per imbarcarsi con successo nella marina mercantile”. Ed ancora l'ex prof.“ Essere elbani è difficile, la contropartita che paghiamo al vivere in questo paradiso terrestre, dove la natura si è spesa generosamente, è grande. Siamo periferici logisticamente e culturalmente, abbiamo delle proposte di vita sociale quasi inesistenti, ci è difficile attingere direttamente alle fonti d'informazione e cultura, meno male che c'è internet, ma non basta”.
Ma torniamo alla foto ed ecco una breve descrizione degli eroi immortalati.
Da destra in alto Carlo Martorella Albergatore, Massimo Puccini docente di Fisica al Liceo, Luigi Pieri Bancario ex assessore alla cultura del Comune di Portoferraio, il mitico Snidar Bidello, Egisto Gimelli dottore in informatica, Stefano Rossumanno Geologo, Loris Pacchiarini docente di chimica all'Itcg Cerboni, Papi Omero dirigente alla Banca d'America e d'Italia, Alberto Barracchia responsabile del Laboratorio di Analisi all'Ospedale, Victor Marinari altro docente di Storia e Filosofia al liceo, Lamberto Lungonelli pure lui docente di informatica, sotto da destra Giuseppe Del Bono Enel, Vittorio Patrelli Campagnaro Bancario, Enrico Castellacci Ortopedico della Nazionale di Calcio campione del mondo, Roberto Cignoni medico, Fabrizio Marcella Dirigente di Radiologia a Cisanello. Tutti maschietti, a quel tempo le classi erano rigorosamente unisex, poi c'era la classe parallela delle femmine.
“Quindi – conclude Puccini- quasi tutti laureati e ben affermati professionalmente, molti ora in pensione. Una classe eccezionale di studenti che hanno visto premiato il loro impegno. Il più noto è Enrico, che è diventato campione del mondo essendo il medico della nazionale di calcio con Lippi e prosegue con Prandelli. Un augurio ai ragazzi di oggi che possono certo fare altrettanto e meglio. Voglio dedicare questo ricordo ai due cari amici di un tempo il dr. Alberto Barracchia, e il dr. Roberto Cignoni, entrambi medici che ci hanno prematuramente lasciato nel bel mezzo della loro professione, non vi dimenticheremo mai”.
Importante la dedica e l'augurio ai giovani d'oggi di Puccini, ma i tempi paiono davvero più duri, dati Istat dicono che si va verso il 35% di disoccupati in Italia per gli under 30. Speriamo non ci voglia un nuovo dopo guerra per migliorare le cose.
S.B.