"Fortunato quel Paese che non ha bisogno di celebrare i suoi eroi". E le centinaia di bambini, vecchi, donne e uomini che morirono il 16 settembre 1943 sotto le bombe degli aerei tedeschi e quelli che sei giorni dopo, i 22 settembre, morirono con l' affondamento dello Sgarallino ad opera di un siluro inglese, non lo erano. Ma questi morti devono e sono stati ricordati, a memoria di un Mondo e di un Europa in cui l'inglese, il tedesco, l'italiano, il francese,... " dovevano ammazzarsi fra di loro".
Sono passati 74 anni e la loro morte è stato uno dei tasselli che hanno portato la pace in Europa. La prima volta dagli albori della storia, una Pace preziosa che dobbiamo esportare in tutto il Mondo e difendere strenuamente. Ieri mattina il Comune di Portoferraio e l'Elba tutta, hanno ricordato, davanti ai ragazzi delle scuole i morti dello Sgrarallino, come tutti gli anni. In rada c'era l'Amerigo Vespucci e altre navi della Marina militare. Nessun segnale è arrivato dalla loro presenza. Il pomeriggio è arrivato il Ministro della Difesa, è salito a bordo del Vespucci. Ha salutato i ragazzi in divisa che saranno i futuri ufficiali della nostra Marina Militare. Nessuno ha ricordato lo Sgarallino.
Non so le ragioni di questi eventi separati e non partecipati, e nenche voglio saperli. Dico soltanto, cara Ministra Pinotti, che se una rappresentanza dei "ragazzi in divisa" al mattino fossero scesi al Molo Elba alla cerimonia del Comume, e se una rappresentanza dei "ragazzi delle scuole" al pomeriggio fossero saliti sul Vespucci, la cosa sarebbe stata più bella e ricca di significati.
Beppe Tanelli