Si è conclusa, tra le caraibiche Ghiaie e la cornice glamour dell'Hotel Hermitage, la XX^ edizione della manifestazione elbana, ormai di fama internazionale. Il concorso, com'è noto, è dedicato alla creazione di cocktails a basso contenuto alcolico creati da Barman e Barladies A.B.I. professionali, A.I.B.E.S. e F.I.B., preparazioni che consentono di stare nei limiti di sicurezza impostI dal Codice della strada.
Il 'podio' che ha incoronato lo spezzino Simone Bruni (Hotel Hermitage), vede al 2°posto il concorrente sloveno Mario Marcovic (con 'Elixir of love') e terza la mantovana Sara Schiavi (con 'Passione nel deserto').
Senza dubbio al top in Italia dal punto di vista tecnico, Elba Drink è ormai un riferimento per chi intenda sensibilizzare sempre più i giovani-e non solo- all'uso moderato delle bevande alcoliche; il messaggio è quello che "bere deve essere solo e soltanto un piacere", come ci ricorda Marco Giovarruscio, l' organizzatore della manifestazione presieduta dall' Ing. Massimo De Ferrari. L' Elba che si promuove, accanto a quella naturale dell' isola dalle 100 spiagge e del mare pulito, è quindi anche quella del sano divertimento serale, nei bar e dove si fa musica, nelle discoteche e nelle piazze “dove è bello incontrarsi e socializzare sorseggiando un buon drink, senza mettere a rischio, nel tornare a casa, la propria vita e quella degli altri”.
Da segnalare, tra i/le 42 concorrenti, la presenza di un 40% di donne.
Per la cronaca, la ricetta del cocktail vincente: 40ml rum bianco Trois Riviere, 30 ml succo frutto della passione Caraibos, 20 ml spremuta pompelmo rosa, 10 ml di aceto balsamico al pompelmo rosa Dr. Srhub, 20 ml sciroppo alle rose Monin, 10 ml sciroppo di zucchero, 11,2 %vol-13,27 gr di alcool. Una ricetta, ci ha detto Simone Bruni, guidata soprattutto dai profumi.
CR