Nel 2016, secondo i dati provvisori dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, gli spostamenti internazionali si sono attestatisi intorno agli 1,24 miliardi di turisti, crescendo del del 3,9% rispetto all’anno precedente; in Italia, gli arrivi internazionali sono stati 52,6 milioni, con aumento del 3,7% rispetto al 2015.
La capacità ricettiva in Italia vede un numero di 167.718 esercizi, di cui 134.519 extra-alberghieri, suddivisi per le varie tipologie di alloggi in affitto, agriturismo, ostelli, case per ferie, bed&breakfast, rifugi di montagna e altre tipologie che in definitiva fanno parte proprio della mircoricettività.
Con questo presupposto la micro-ricettività diventa una nuova opportunità di lavoro e sviluppo sia per gli imprenditori del turismo, in forma imprenditoriale e non, che per i professionisti; si tratta di promuovere l'inclusione sociale e finanziaria attraverso la realizzazione di programmi di housing microfinance finalizzati al sostegno dei progetti di micro-ricettività attraverso uno specifico protocollo d'intesa per raggiungre questo obiettivo.
L'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Livorno diventa quindi promotore e comunicatore di questa nuova opportunità mettendo a disposizione degli Architetti e degli operatori del turismo, sia privati che imprenditori, del protocollo d'intesa siglato lo scorso 24 marzo tra l’Ente Nazionale per il Microcredito ed il Consiglio Nazionale degli Architetti per l’attivazione di progetti di housing microfinance ed, in particolare, di micro-ricettività.
L’attivazione di questo tipo di attività contempla solitamente interventi di ristrutturazione che richiedono la competenza professionale degli architetti e per i quali i professionisti o le imprese potranno fare richiesta di microcredito. Il protocollo prevede, infatti, che per il sostegno dei progetti di house microfinance, il progetto ed il tutoring siano affidati ad un Architetto vista la sua professionalità e capacità di attivazione per progetti di valorizzazione dei centri urbani e non solo; l'iniziativa rientra nell’obiettivo di realizzare progetti finalizzati a valorizzare e a rigenerare il patrimonio edilizio privato e a combattere i comportamenti illegali, tra i quali, il ricorso all’abusivismo nella manutenzione straordinaria degli immobili e la deroga alle norme sulla sicurezza strutturale, impiantistica ed energetica. Ma non solo, rientra, infatti, anche nell’obiettivo prioritario teso ad ampliare, soprattutto in questo periodo di crisi, le opportunità professionali per gli architetti, individuando un settore ed ambito finora poco esplorati.
Il territorio della provincia di Livorno, con la sua costa e le sue isole, vive molto del turismo e dell'enogastronomia, ed ha a disposizione un parco di posti letto insufficiente rispetto alla richiesta del mercato e che in molti casi risulta essere anche molto datato e poco attraente. Il Turismo continua ad essere una grande industria, forse la più importante, ed ha la necessità di mettere in campo tutte quelle iniziative che ne favoriscano lo sviluppo ed il miglioramento. La micro-ricettività è sicuramente una opportunità da sfruttare sia da parte degli imprenditori che da parte dei privati, ma anche dai Comuni; una risorsa che consentirebbe a tutti questi stakeholers di vedere riqualificato e riutilizzato un patrimonio edilizio esistente spesso vetusto, inadeguato, poco sicuro e lasciato in preda ad una scarsa manutenzione. Unire quindi l'utile al dilettevole rilanciando il turismo e recuperando le città, i paesi, i borghi e le campagne. Con questo spirito l'Ordine degli Architetti PPC vuole informare capillarmente gli enti, i cittadini ed i professionisti affinchè si colga questa opportunità di rilancio creando nuove opportunità ed ambiti di lavoro, rilanciando anche l'unica professione, quella di Architetto, deputata a questo compito di recupero.
Finalità: sostenere l’avvio o lo sviluppo di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, ovvero promuovere l’inserimento di persone fisiche nel mercato del lavoro.
Destinatari: soggetti che intendono avviare o sviluppare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo in forma di ditta individuale, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, società cooperativa o associazione, persone fisiche che intendono inserirsi nel mercato del lavoro.
Caratteristiche dei finanziamenti: importo massimo: 25 mila euro. Il finanziamento può essere aumentato - a determinate condizioni - di 10.000 euro.
Garanzie: non possono essere richieste garanzie reali.
Servizi ausiliari: il finanziamento è obbligatoriamente accompagnato da servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio all’impresa e/o professionista. In sostanza, il destinatario della misura viene affiancato dal momento precedente il finanziamento fino ai 4 anni successivi all’erogazione del credito, da operatori specializzati e preposti all'attività di tutoraggio.
Compiti del tutor: supporto alla definizione della strategia di sviluppo del progetto finanziato e all’analisi di soluzioni per il miglioramento dello svolgimento dell’attività; formazione sulle tecniche di amministrazione dell’impresa, sotto il profilo della gestione contabile, della gestione finanziaria, della gestione del personale; formazione sull’uso delle tecnologie più avanzate per innalzare la produttività dell’attività; supporto alla definizione dei prezzi e delle strategie di vendita, con l’effettuazione di studi di mercato; supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi e informazioni circa i relativi servizi disponibili sul mercato; con riferimento al finanziamento concesso per la partecipazione a corsi di formazione anche di natura universitaria o post-universitaria, supporto alla definizione del percorso di inserimento nel mercato del lavoro; supporto all’individuazione e diagnosi di eventuali criticità dell’implementazione del progetto finanziato.
I tutor sono personale dell’Ente Nazionale per il Microcredito? No. I Tutor sono professionisti o lavoratori autonomi (persone fisiche o persone giuridiche) in possesso di specifici requisiti professionali definiti dall’Ente Nazionale per il Microcredito. Per svolgere la loro attività, i Tutor di microcredito devono essere iscritti nell’“Elenco nazionale obbligatorio degli operatori in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito”, istituito presso l'Ente nazionale per il microcredito dalla legge 225/2016 al fine di garantire un'adeguata qualità e garantire la verifica qualitativa e quantitativa dei servizi effettivamente prestati. L’Ente cura la tenuta e l'aggiornamento dell’Elenco, emana le linee guida e definisce i requisiti minimi di cui devono essere in possesso i soggetti che intendono iscriversi nell’Elenco stesso. I Tutor sono iscritti nell’Elenco dopo aver superato un periodo di formazione gratuita ed un esame presso l’Ente.
Perché gli architetti sono interessati al microcredito? L’interesse è duplice. Interesse diretto, oggi la legge equipara l’impresa ai professionisti, e dunque anche agli architetti. Pertanto, le misure riservate all’impresa si considerano estese ai professionisti. Ciò rende possibile agli architetti accedere al microcredito per aprire o capitalizzare la propria attività professionale. Si consideri, a titolo esemplificativo, il supporto che questo nuovo strumento di politica economica potrebbe dare ai giovani architetti per l’avvio dell’attività. Interesse indiretto, n esempio di interesse indiretto è dato dalla misura “Housing microfinance per la microricettività”
Cosa è l’Housing microfinance per la microricettività? Si tratta di un programma pubblico (o misura) di sviluppo del settore microricettivo extra-alberghiero, che fornisce: finanziamenti fino a 35 mila euro; assistenza tecnica, tutoraggio, supporto legale e amministrativo ai piccoli proprietari e/o affittuari che intendono avviare un’attività micro-ricettiva sostenibile, nell’abitazione di proprietà o in quella condotta in locazione.
Perché l’Housing microfinance per la microricettività interessa gli architetti? L’avvio di una struttura micro-ricettiva comporta una serie di interventi e/o adeguamenti mirati alla messa a norma dell’immobile o al fine di renderlo maggiormente confacente al nuovo uso. Per poter realizzare correttamente questi adeguamenti, nel rispetto delle leggi e degli obblighi, è necessario l’intervento di un tecnico abilitato. All’interno delle spese finanziate (con i 35 mila euro) connesse all'avvio di una struttura microricettiva ricadono anche le parcelle professionali dei progettisti e il costo delle pratiche edilizie.
Il Presidente dell'Ordine, architetto Daniele Menichini, ed il Consiglio pubblicamente invitiamo quindi le Associazioni di Categoria e gli Enti Pubblici a dialogare con gli Architetti affinché la sinergia su questo progetto possa portare beneficio alle città ed all'economia. L'Ordine degli Architetti PPC di Livorno si rende disponibile ad attuare nei vari territori della provincia percorsi di comunicazione ed informazione in abbinamento ai Comuni attraverso gli Assessorati al Turismo, all'Urbanistica ed alle Associazioni di Categoria per ci sia la massima diffusione di questa opportunità.
Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Livorno
Il Segretario Arch. Iunior Davide Ceccarini
Il Presidente Arch. Daniele Menichini