Il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, si festeggia la Giornata Mondiale degli animali. Istituita nel 1931 in Italia con lo scopo di salvaguardare le specie a rischio di estinzione, successivamente trasformata in una giornata in onore di tutti gli animali del mondo e in un’opportunità di sensibilizzare le coscienze e l’opinione pubblica.
Celebrare la vita degli animali in tutte le sue forme insieme alla relazione che gli animali hanno con l’uomo, riflettere sull’importanza che hanno nella nostra vita ed impegnarsi per elevare il loro status di creature viventi.
La fotografia del nostro paese scattata dall’Eurispes nel Rapporto Italia 2017 è abbastanza chiara: il numero degli animali domestici nelle nostre case è in calo (-10%) ma in una su tre troviamo almeno un cane (62%) o un gatto (40,8%), salvati in oltre la metà dei casi dalla strada o presi in un canile.
Quasi l’80% di chi ha un animale non spende più di 50 euro al mese (+6,4% rispetto al 2016).
A causa della crisi il 17,3% ha rinunciato alle cure mediche veterinarie mentre il 15,4% ha ridotto le spese dei medicinali. Il 25% ha ridotto le visite veterinarie e il 39% ha optato per cibo meno costoso.
Perché il nostro cucciolo stia bene, evitare il veterinario non è possibile. Avere la possibilità di consultare un medico veterinario di fiducia e vicino a noi, è qualcosa di irrinunciabile.
Nell’ottica della prevenzione, come modo migliore per evitare brutte sorprese, ecco quali sono gli elementi che proprio non potete sottovalutare secondo i veterinari iscritti su StarOfService:
1.Una corretta igiene è fondamentale per evitare l’insorgere della maggior parte delle infezioni.
2.Sterilizzare i vostri animali domestici previene gravi malattie come il cancro oltre a scongiurare il numero di cuccioli di cui doversi occupare.
3.Il controllo annuale. Fondamentale per cogliere i problemi sul nascere ed estirparli senza spese
esorbitanti.
4.La protezione da pulci e zecche, parassiti anche dannosi per noi esseri umani.
Gli antipulci e zecche sono decisamente poco economici e, soprattutto, chimici. Sappiate che, in questo campo, corrono in vostro aiuto alcuni rimedi naturali al 100%.
Ecco 3 modi in cui potete utilizzarlo nell’aiutare il vostro cucciolo a combattere pulci e zecche:
- Il vostro collare antipulci naturale
Per creare il vostro personale collare antiparassitario avrete bisogno di:
● 5 gocce di olio essenziale di lavanda o cedro
● 3 cucchiai d’acqua
● Un collare o una sciarpa di canapa
Mescolate gli ingredienti e bagnare la sciarpa (o collare). Sciacquate bene per spargere la soluzione e utilizzatelo come un semplice collare. Ricordate di applicare la soluzione una volta a settimana perché non perda d’effetto
- Spray antiparassitario
Questa miscela, oltre alla funzione antipulci e zecche, migliorerà notevolmente il pelo del tuo cane o gatto, rendendolo lucido e forte.
Per prepararlo mescolate una tazza di aceto bianco o aceto di sidro di mele e una tazza d’acqua.
Aggiungete 3 gocce di olio essenziale di cedro o lavanda e riempite una bottiglietta spray.
Applicate generosamente sull’animale evitando occhi, interno delle orecchie e muso.
Utilizzate questo spray anche per la cuccia e i luoghi di casa che preferisce (angoli, giochi e tappeti). Non solo non macchia, ma lascia anche un piacevole profumo. L’odore di aceto scompare non appena asciutto.
- Un repellente interno
Questo trucco è particolare consigliato per i nostri amici cani. Aggiungere un po’ di aceto di mele nella ciotola dell’acqua aiuta il cane a proteggersi dalle pulci “dall’interno”.
È sufficiente aggiungere un cucchiaio di aceto ogni 20 kg di peso corporeo direttamente nell’acqua. Se il peso è inferiore ai 20Kg aggiungetene mezzo cucchiaio, uno al massimo. Se il vostro cane si dovesse rifiutare di bere l’acqua, non forzatelo, e continuare con la sola applicazione esterna.
Ci preoccupiamo in ogni momento del loro bene e della loro salute. Siate, quindi, pronti a passare immediatamente ad un prodotto più chimico se fosse necessario in seguito ad una visita veterinaria.
Questa giornata è una possibilità in più di ringraziarli dell’amore incondizionato di quelli che San Francesco chiamava “i nostri fratelli più piccoli”: approfittiamone.