Con un apprezzamento per iniziative come questa attuata dal Lions Club, che consentono di parlare direttamente ai residenti della ricchezza rappresentata dai musei, anche sotto forma di offerta di lavoro e della conseguente attenzione che essi richiedono da parte del territorio, è iniziata la relazione della D.ssa Antonia D’Aniello, direttrice dei Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche all’Elba, tenutasi nella mattina di sabato 21 ottobre alla Galleria Demidoff di S. Martino.
La hanno preceduta l’introduzione di saluto del presidente del Lions Club Marino Sartori e l’intervento del vicesindaco Roberto Marini che con la battuta: “Cosimo de’ Medici e Napoleone possono andare a braccetmto” ha segnalato la necessità di un percorso di sinergia fra i siti museali che conduca ad un’amministrazione unica, propedeutica anche come cassa di risonanza per l’impresa turistica.
La D’Aniello ha proseguito affermando che in tal senso sono già state gettate la basi per un accordo col Comune di Portoferraio dal quale potrebbero scaturire agevolazioni per i visitatori come un servizio navetta, sconti ecc.
C’è molto da lavorare con le non abbondanti risorse a disposizione per il raggiungimento di un obiettivo soddisfacente: completare i lavori iniziati e non conclusi, dare valore e comunicarlo, far avvertire la presenza dell’Imperatore, programmare l’apertura permanente dei siti, restituire decoro alle aree verdi dei Mulini e di S. Martino, mettere in evidenza la storia che ha preceduto la presenza di Napoleone all’Elba e quella che l’ha seguita, creare punti di sosta, “coccolare” il visitatore accogliendolo ed informandolo su cosa l’aspetta nel corso della visita in modo che, lasciata l’Isola, ne parli bene, sono gli argomenti che la direttrice ha approfondito nel corso della relazione di fronte ad un pubblico qualificato e attento, accolto nel suggestivo salone della Galleria Demidoff.
Il Prof. Giuseppe Battaglini, Direttore del Centro Studi Napoleonici, che ha successivamente preso la parola, ha subito voluto confermare la necessità di evidenziare sia la storia che ha preceduto i dieci mesi di Napoleone sull’Isola sia quella che l’ha seguita, ricordando al proposito che già dal 1802, anno dell’annessione dell’Elba al territorio francese, essa era sotto il suo regno, ricordando altresì che il Museo Nazionale di Napoleone si colloca in prima posizione mondiale, anche davanti a quello di Malmaison nell’Île de France. Punto focale dell’interveto di Battaglini è stato il far rilevare l’importanza del coordinamento di tre soggetti: Musei Nazionali Napoleonici, Centro Studi Napoleonici ed Enti Locali Elbani i quali, secondo il prof. devono prima far bene nel proprio ambito di competenza e quindi coordinarsi.
Al dibattito che ne è seguito sono intervenuti fra gli altri: Guido Retali da Campo nell’Elba, Lucia Gerardi esponente delle guide dell’Elba, Antonella Giuzio consigliere comunale di Portoferraio, Cecilia Pacini di Italia Nostra, Giuseppe Tanelli già presidente del PNAT. Particolarmente sentito l’intervento della guida Gerardi che, oltre a confermare la necessità di rendere fruibili altri locali al momento chiusi, rendere decorosi gli ambienti e le aree visitabili dal pubblico, ha fatto notare che fra le risorse di cui dispongono i musei va anche considerata la notevole consistenza delle somme raccolte dalla vendita di biglietti ai visitatori.
A ciascuno dei quesiti e delle osservazioni poste la D’Aniello ha risposto dettagliatamente ed esaurientemente.
L’incontro si è concluso con una breve visita del gruppo al parco e alla villa napoleonica guidata dalla stessa direttrice.