L'annosa questione del cinghiale non autoctono 'sus scrofa', che da alcuni decenni ha preso il sopravvento all'Elba su quello maremmano indigeno più piccolo e meno prolifico, con i relativi danni a biodiversità ed agricoltura (mitigati in parte dai considerevoli sforzi messi in campo dal Parco Nazionale), potrebbe essere ad una svolta. Vi è infatti la concreta possibilità che i circa 1.500 esemplari catturati ogni anno dal Parco e dai selecontrollori per mantenere l'equilibrio naturalistico nell'area protetta e che prendono la via di un utilizzo alimentare extra elbano, siano la base di una filiera della carne di qualità – certificata - del territorio.
Un percorso simile, ad uno stadio di fattibilità più avanzato, è stato tracciato anni fa in Sardegna dal Parco di Porto Conte ( http://www.parcodiportoconte.it/notizia.aspx?id=1101&ver=it), tra polemiche e consensi, coinvolgendo Ministeri, Regione e Asl su di un progetto che sta per realizzarsi.
Per parlarne anche all'Elba, l'Accademia Italiana della Cucina ha organizzato per giovedi 7 dicembre dalle ore 20, presso il Teatro Bistrò di Portoferraio una cena a tema, che vedrà tra gli altri l'intervento del gastronomo Alvaro Claudi.
Diversi i soggetti interessati al progetto, dal Parco all'Asl, dalla Gestione Associata del Turismo al carcere di Porto Azzurro che potrebbe ad esempio attrezzare gli spazi a norma, ed il personale, per una simile produzione.
Per prenotare la cena 335 8393722
CR