Da lunedì 11 dicembre iniziano le attività di ritiro dei prodotti alimentari negli InCoop di Porto Azzurro e Mola da parte dell’Arciconfraternita Misericordia di Porto Azzurro che prepara e distribuisce, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, pacchi alimentari per famiglie in stato di bisogno.
Si sono così ricreate le condizioni affinché i prodotti alimentari raccolti a scopo di solidarietà sociale possano essere destinati a chi ne ha bisogno.
All’Isola d’Elba ll progetto Buon Fine è già attivo dal 2014 a Portoferraio coinvolgendo il punto vendita Coop che distribuisce prodotti alimentari invenduti ad associazioni di volontariato. Complessivamente nel 2016 Unicoop Tirreno a Portoferraio ha consegnato prodotti per un valore di 92.225 euro pari a 18.445 pasti distribuiti a persone in condizioni di bisogno tramite l’Associazione San Giuseppe Onlus..
Il Buon Fine nasce dalla legge n.155 del 25 giugno 2003, ribattezzata “Legge del Buon Samaritano”, in quanto disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale. Tutti i giorni la distribuzione commerciale genera volumi di merce invenduta, prodotti alimentari che vengono ritirati dai banchi e dagli scaffali ancora integri e commestibili che però, per vari motivi (scadenza ravvicinata, confezione ammaccata, etichetta strappata, etc.), non possono per legge essere rimessi in vendita. Merce destinata ad essere smaltita come rifiuto che, grazie al progetto Buon Fine, può essere recuperata e destinata ai fini sociali.
Unicoop Tirreno, la Cooperativa presente con 102 punti vendita in Toscana, Lazio, Campania e Umbria, ha iniziato la sperimentazione del Buon Fine nel 2004. Oggi il progetto è attivo in 76 supermercati e sono stati firmati protocolli d’intesa con oltre 60 associazioni di volontariato che, periodicamente, ritirano la merce dai negozi per distribuirla nelle proprie mense o direttamente alle famiglie indigenti. I pilastri di questo progetto sono le Sezioni soci, i dipendenti Coop del territorio e i partner del progetto. Il ruolo delle Sezioni è individuare le onlus con cui attivare l’accordo e monitorare il buon andamento del progetto rispondendo così ai bisogni della comunità locale. I dipendenti invece assumono in proprio l’attività di recupero merce favorendo quindi una diminuzione degli sprechi e il loro riutilizzo a fini sociali. Non è trascurabile, inoltre, un altro valore di questo progetto: quello ambientale. La distribuzione dei prodotti riduce infatti il quantitativo di rifiuti da smaltire e, conseguentemente, l’inquinamento.
Al 31 dicembre 2016 le Onlus che collaborano con Unicoop Tirreno nelle quattro regioni hanno ricevuto oltre 3.000.000 euro di prodotti (pari a circa 600.000 pasti) dando assistenza a migliaia di persone svantaggiate, attraverso strutture residenziali, mense, case di riposo.
Luca Rossi