Walter Puppo ha donato al Comune alcune delle sue opere dedicate a Marciana Marina. Si tratta di quattro “cellule” in stampa digitale che hanno per sfondo l’emblema del paese, la Torre, oltre ad una opera scultorea. Proseguendo una tradizione familiare che vede esposte nelle stanze del Municipio alcune opere del padre Eolo, da tutti riconosciuto come una delle più valide espressioni artistiche elbane, Walter ha voluto così rendere omaggio al suo paese natale. Ad accogliere la donazione l’assessore alla cultura del Comune, Santina Berti. La cerimonia è stata l’occasione per rinsaldare il rapporto di affetto e stima fra l’artista e il suo paese, con il quale non ha mai reciso i legami pur vivendo, oltre che all’Isola d’Elba, fra Firenze e Milano.
L’opera di Puppo si caratterizza, negli ultimi anni della sua produzione, per le “cellule” che rappresentano la forma sintetica, allungata, frontale, che, come spiega l’artista, rimanda a visioni arcaiche, pietre, isole, organismi strettamente legati alla natura. “Ma come accade alle forme e ai simboli lasciati per lungo tempo a sedimentarsi nella memoria – continua Puppo - quello che resta della loro esistenza è soltanto l'impronta, la traccia abrasa e quasi senza peso; né potrebbe essere altrimenti, nella condizione di frammentarietà e di solitudine del presente; dunque "cellule" come ossi di seppia della contemporaneità”.
"Le forme di Walter - come ha avuto modo di commentare Susanna Ragionieri, docente dell’Accademia di Belle arti di Firenze - hanno bisogno di quel tipo di attenzione che si chiama contemplazione. Animate da una vita silente, rimangono mute agli assalti di una considerazione frettolosa, mentre con il pudore e la determinazione delle creature riservate, che è poi lo stesso dell'artista, sanno svelare a chi si ferma e resta ad osservare, tutto un cosmo armonico e allusivo, insieme geologico e stellare, mosso da un perenne impercettibile movimento musicale, una lenta danza universale alla quale noi stessi siamo chiamati a partecipare quasi senza saperlo. Per questo motivo sono nate le "cellule".
Walter Puppo - www.walterpuppo.com
Walter Puppo nasce all’isola dell’Elba nel 1957. Figlio d’arte, suo padre Eolo è un famoso pittore elbano. Diplomato nel 1984 all’Accademia di Belle Arti di Firenze ha vissuto fra l’Isola d’Elba e il resto d’Europa, con lunghi periodi di lavoro e residenza a Parigi, Berlino, Monaco e Milano.
Ha curato numerose esposizioni, personali e collettive, sia all’Isola d’Elba che in Italia, Francia, Germania, con un buon successo di pubblico e di critica. Una delle sue opere è esposta al Museo L. Pecci di Prato.
Fra le principali mostre personali e collettive in Italia e all’estero: Nhow Hotel - Milano; Galleria Zeta Effe - Firenze; Salone del Mobile nel 2017 - Milano; Festival studi 2 - Milano; Sala Telemaco Signorini - Portoferraio; Open & Art – Ilovesensus . Sansepolcro - “La Fabbrica di Cellule” in fabbrica. Galleria European art contemporary – Badeneiler; Galleria Leporello Bad Hindelang; Galleria Immaginaria – Bischoff Berlino - Berlino; Villa Mimbelli, Musei Civici – Livorno; Fuori salone, Nella Longari - Milano; Nuove acquisizioni Casa Masaccio - San Giovanni Valdarno; Arte Industriale Museo Masedu - Sassari; Museo Ex Ma - Cagliari; Museo Marini – Firenze; Antiche stanze di S. Caterina - Comune di Prato; Galleria Atlante – Parigi; Galleria Farel – Losanna; Galleria Ambulante – Passau; Galleria Artlease - Utrecht; Galleria Orly Sud - Parigi; World Museum - Paderno Dugnano; Palazzo Lanfranchi - Pisa; Istituto di Cultura Italiano - Monaco di Baviera; Sala delle Colonne – Corbetta (Mi); MUM Museo Mineralogico – San Piero