Si è concluso, con una squisita cena tipica, il corso di cucina dell'entroterra toscano tenuto dallo chef Alvaro Claudi presso l’Istituto Superiore "Foresi" di Portoferraio. Il corso si è svolto presso il laboratorio di cucina dell'Istituto, in via Concia di Terra.
Il corso, significativamente denominato “Cucina Toscana Amore Mio”, è stato articolato in quattro lezioni, ciascuna delle quali ha offerto ai partecipanti la possibilità di apprendere interessanti aspetti della scienza enogastronomica e di trasformarli, sotto l’attenta e paziente guida dello chef, in gustosi piatti tipici, che hanno dato vita a quattro menu completi e prelibati. Nella prima lezione si sono preparate 'Pappardelle alla lepre', 'Arista in crosta ed erbette strascicate' e 'Torta di riso alla carrarina'. Il menu della seconda lezione si è composto di 'Gran farro alla lucchese', 'Buglione d'agnello alla maremmana con polenta' e 'Cantuccini alle mandorle'. Altro menu prelibato è stato a base di 'Pici con salsiccia e funghi', 'Gran pezzo di scottona chianina e patate fondenti' e 'Latte alla portoghese'. Il quarto menu è quello proposto anche per la cena conclusiva dell'iniziativa.
Alla serata, accolti dal dirigente scolastico dell’Istituto Enzo Giorgio Fazio, hanno partecipato il sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, l’architetto Mauro Parigi, dirigente dei Servizi al territorio, l'Ingegnere Massimo De Ferrari, attualmente al suo terzo mandato consecutivo al vertice dell'Associazione albergatori dell'Isola d'Elba, Rossana Galletti, delegata dell'Accademia italiana della cucina per l'Isola d'Elba, presente assieme al consorte Mario La Nera, imprenditore elbano, e il professor Agostino Stefani dell'Istituto superiore Sant'Anna di Pisa, attivo protagonista del recupero di prodotti e piante autoctone dell'Elba e dell'Arcipelago.
I commensali hanno avuto modo di riflettere e confrontarsi sull’importanza dell’Istituto Foresi quale agenzia che forma giovani ed esperti professionisti nei settori enogastronomico e dell’accoglienza turistica, ossia gli ambiti di maggiore forza dell’Isola, in grado di renderla un gioiello per chi arrivi a visitarla e, soprattutto, per chi ci vive e qui investa il proprio tempo, la propria energia, la propria cura.
Per restare in tema agreste, sono diversi gli elementi da ‘coltivare’, tutti insieme, affinché i giovani alunni dell’Istituto, attuali e futuri, diventino ciò che è necessario e urgente siano, ovvero studenti motivati; conoscitori e appassionati della loro terra e delle ricchezze che possiede, come gli orti spontanei rappresentati da un gran numero di erbe e verdure selvatiche, quali la robinia, da friggere, e la borraggine, adatta a preparare gustosi ripieni e squisite frittate; cuochi consapevoli del legame tra la nutrizione e il benessere psicofisico, nonché dell’importanza del cibo quale mezzo per esprimere e suscitare emozioni; ancora, persone sensibili all’ambiente e ad un’economia etica e sostenibile.
A rendere le riflessioni e gli scambi di opinione particolarmente piacevoli, ci ha pensato lo chef che, assieme ai corsisti, ha preparato un gustoso menu composto da 'Tortelli di patate alla mugellana', 'Peposo alla fornacina dell'Impruneta con fagioli all'uccelletto' e, infine, un semplice e gustoso dessert, suggestivamente denominato 'Pane, burro e marmellata'.
Dopo la cena, il dirigente Fazio ha consegnato ai corsisti il loro meritato attestato di partecipazione, e ha congedato gli ospiti con un brindisi alla necessità, sentita e condivisa da loro tutti, di una proficua e creativa sinergia tra l'Istituto Foresi, che conta un numero consistente e, presumibilmente, sempre crescente di 'bimbi' elbani, l'Amministrazione Comunale, da sempre sensibile alle tematiche scolastiche, attiva nel contrasto al disagio giovanile e nello sviluppo di progetti che coinvolgono direttamente i ragazzi, l'Associazione Albergatori, prestigioso punto di riferimento del turismo alberghiero elbano e italiano, gli imprenditori e i produttori locali insieme ai conoscitori delle risorse dell’Isola e dell’Arcipelago.
E’ da questa sinergia che il potenziale dell’Isola può trasformarsi in una realtà concreta e accogliente.