Carolina è l'ultima delle giovani elbane che ha risposto positivamente alla vocazione religiosa, dopo Costanza Galli (di Marina di Campo) e Simona Paolini (di Carpani, Portoferraio).
Carolina Cignoni è di Rio (Marina), ha 34 anni. Dopo gli studi liceali a Portoferraio, ha studiato psicologia a Firenze e ora fa parte della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice (il ramo femminile dei Salesiani di don Bosco). Attualmente vive a Roma, dove si sta specializzando in psicologia pedagogica all'Auxilium (università salesiana) e, al termine (luglio), sarà impegnata con i ragazzi negli oratori. Con il suo paese di origine mantiene un legame sia con la famiglia che con l'Istituto Sacro Cuore, collaborando alle attività educative e sociali delle suore salesiane che da decenni sono presenti in quella realtà.
Suor Carolina ci racconta della scelta di diventare suora salesiana, dell'importanza dell'amicizia, dell'attività presso l'Oratorio di Rio Marina insieme alle suore salesiane.
<<E' qui che ho trovato me stessa senza maschere, potendo esprimermi in modo autentico. E poi, la seconda cosa importante, ho capito che potevo dare qualcosa agli altri>>, dice suor Carolina.
Come quasi tutti gli adolescenti, dopo la cresima, ha vissuto il disinteresse verso la realtà religiosa. <<Dopo le superiori, un'amica mi ha invitato all'Oratorio del mio paese, dove si svolgevano attività educative e ricreative con bambini e ragazzi. Qui ho incontrato una suora giovane>>. E' scaturita un'amicizia e da questo incontro sono nati dubbi e riflessioni. <<Intanto, ho iniziato un cammino di animazione nell'oratorio, mettendomi al servizio dei più piccoli. E' qui che ho trovato me stessa senza maschere, potendo esprimermi in modo autentico. E poi, la seconda cosa importante, ho capito che potevo dare qualcosa agli altri>>. Su questa base, è nata la decisione di rispondere positivamente alla chiamata del Signore.
E' stato facile per i genitori accettare la sua scelta? Come hanno reagito? <<Mia mamma – spiega Carolina - l'ha scoperto prima di me. A mio padre è scesa una lacrima>>.
Ora Carolina sta concludendo gli studi a Roma e poi sarà destinata ad un oratorio italiano dove, a tempo pieno, si dedicherà ai giovani, secondo il carisma salesiano. Come diceva don Bosco, <<amate i giovani, ma accertatevi che sentano questo amore>>.
Così, la vita quotidiana diventa il luogo della contemplazione e dell'azione, anzi della contemplazione nell'azione, dell'unione con Cristo presente in sé e negli altri, specialmente nei bisognosi. <<E – conclude suor Carolina - nel quotidiano ci possono essere difficoltà, ma la sfida è quella, è lì che misuro la fede: quando veramente mi affido e dico "Sì, Signore, metto tutto nelle tue mani".