E' sorprendente come in poco tempo una signora abbia conseguito con successo le abilitazioni di "Operatore di triade macchine movimento terra”, "Carrellista qualificato", "Operatore di trattore a ruote qualificato", "Operatore di trattore a cingolato qualificato", settori fino ad oggi riservati esclusivamente agli operatori di sesso maschile.
Una donna davvero fuori dal comune, Marina Geraci - siciliana di Enna ma trapiantata all'Elba - che ha una collezione completa di patenti guida, ha guidato di tutto: carrelli elevatori, autobus, camion, i bestioni a quattro ruote dei mezzi di movimento terra, il cingolato e ha perfino condotto il camion della nettezza urbana del comune di Portoferraio, è già in possesso delle patenti B - C - D- CQC.
A completare il suo impressionante curriculum, mancava l’abilitazione professionale come “operatore macchine movimento terra”. Operatore, una parola non a caso scritta al maschile, almeno all'Elba, perché prima di Marina nell’isola, nessuna donna si era messa alla guida di pale meccaniche ed escavatori. Lei, ha superato l’esame finale del corso organizzato dalla Scuola elbana di Iniziative di prevenzione Mazzarri. Marina nei diversi corsi era l’unica donna di una “scolaresca” di soli uomini, che hanno avuto una concorrente leale, ma agguerrita e alla fine proprio lei è risultata promossa con il massimo dei voti e nessun abbraccio “accademico”, ma una virile pacca sulla spalla.
Il corso per operatori di macchine movimento terra è stato solo un passo avanti verso la parità in un mondo da sempre declinato al maschile ma adesso aperto anche a donne capaci di guardare oltre.
La qualifica professionale consentirà alla Signora delle ruspe di chiedere impiego in tutti i paesi dell’Unione europea. Il suo sogno, infatti, è lavorare per la pubblica amministrazione o in aziende che sappiano considerare favorevolmente le molteplici capacità di una signora così particolare.
«La qualifica - specifica Gianluca Ciummei un organizzatori dei corsi di formazione - le serviva per completare il curriculum, ha conseguito perfino l'HCCP di attività complesse, ciò che la distingue è la facilità con cui passa da attività ad un altra».
Se le si chiede al momento la sua situazione lavorativa risponde con un sorriso disarmante: «Precaria di professione» ma non si arrende ad un periodo storico di incertezza lavorativa per lei e troppi che, come lei, sono pieni di buona volontà ma con scarse opportunità.
Marina procede come un caterpillar con il coraggio di una mamma che vuole essere d'esempio e dare un futuro migliore al figlio Giulio.
Con un carattere di ferro e la competenza maturata, c’è da stare certi che arriverà lontano. L’importante è stringere un volante tra le mani e poter guidare al meglio la propria vita e il proprio futuro. Alla fine della giornata, ha molto da raccontare, emozioni che l'hanno arricchita e che resteranno impresse nel suo cuore e di chi la conosce e ringrazia quanti l'hanno supportata e incoraggiata in un processo così impegnativo ma ricco di soddisfazioni.