Nell’ultimo anno la parrocchia di Santa Chiara ha continuato l’opera di restauro degli affreschi sulle pareti laterali della navata principale ormai quasi completamente restaurata con gli importanti ritrovamenti degli affreschi settecenteschi.
Nel contempo il parroco Don Arkadiusz Paciorko con consiglio economico della parrocchia hanno deciso di procedere anche al restauro dell’organo ottocentesco e della sua cassa armonica recentemente inaugurato con un concerto molto partecipato del maestro Don Filippo Balducci e con la Santa Messa Solenne animata dalla corale parrocchiale Santa Chiara D’Assisi e contestuale benedizione dello strumento.
RESTAURO E RITROVAMENTO AFFRESCHI PARETI NAVATA
Per quanto riguarda il restauro delle pareti della navata, la prima fase di ritrovamento ha evidenziato delle criticità sulle condizioni dei capitelli, che sono stati tempestivamente puntellati.
Successivamente si è provveduto ad elaborare un sistema di consolidamento puntuale per tutti e quattro i capitelli interessati in modo da rendere definitivamente stabili tutti gli aggetti sulla navata.
Avendo già effettuato il restauro di altre porzioni all'interno della chiesa, si sono seguiti gli stessi passaggi effettuati in precedenza per portare la decorazione della chiesa allo stesso livello di lettura. Durante il ritrovamento delle colonne, quelle che si pensavano essere solo in colore di stucco, invece è emersa una decorazione rosa come presente anche sul colonnato all’interno dell’abside. Per tanto, si è proseguito con il recupero dei colori originali.
Le due pareti restaurate con questo intervento, presentano al loro interno gli altari marmorei. Questi altari, inseriti in passato, sono stati incassati abbassando tutto lo spessore della parete rispetto al livello originale, per tanto hanno portato alla perdita totale dell’intonaco antico decorato. Per questo motivo è stato mantenuto lo strato pttorico ritrovato, che lega in modo corretto con le cromie originali circostanti.
prima e dopo il restauro
RESTAURO LIGNEO DELLA CASSA ARMONICA FILIPPO TRONCI 1829
Il supporto ligneo decorato, facente parte della struttura della cassa armonica del suddetto organo a canne “Filippo Tranci”, ad un primo esame visivo e successivamente tattile risulta essere in mediocre stato di conservazione.
Il fenomeno certamente più eclatante è stato senz’altro il ritrovamento e la sovrammissione degli scialbi pittorici, incompatibili con la decorazione originale.
L'intervento di restauro per il recupero della matrice pittorica originale
è consistito nella rimozione chimico/meccanica degli strati pittorici non originali sovrammessi alla partitura presumibilmente ottocentesca, mediante soluzioni di solventi in emulsioni acquose.
Questa tipologia di degrado diffuso ha reso necessario l'intervento e, in talune zone il puntuale consolidamento della matrice pittorica, mediante la percolazione superficiale di resine acriliche.
Il successivo intervento di stuccatura ha previsto la chiusure di piccole fessurazioni e lacune con impasto ligneo simile per aspetto e granulometria all’originario additivato da pigmenti e terre naturali.
Sono stati effettuati inoltre opportuni interventi di ebanisteria, ovvero l'inserimento di matrici lignee su fenditure e fessurazioni presenti nella struttura lignea.
Infine, l'intervento di reintegrazione pittorica finale a chiudere abrasioni e micro lacune, è stato eseguito a velatura e con piccoli ritocchi a rigatino.
RESTAURO FILOLOGICO ESEGUITO ALL’ORGANO A CANNE “FILIPPO TRONCI (1829)”
Il restauro dell’organo ha interessato nel dettaglio:
La tastiera;
La pedaliera e il pedale del timpano;
La registrazione;
Il somiere;
Il crivello di sostegno delle canne metalliche del somiere maestro;
Il restauro di tutte le meccaniche di trasmissione;
La fonica con le canne di metallo;
Le canne in legno di abete;
Il mantice di tipo a cuneo;
L’intonazione e l’accordatura finale.
In definitiva è stato eseguito il delicato ed elaborato intervento di restauro filologico dell’organo a canne sito nella Chiesa di Santa Chiara d’Assisi in Marciana Marina, attenendosi alle fasi previste nel Progetto approvato ed autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Pisa e Livorno rispettando le prescrizioni del dott. Amedeo Mercurio in collaborazione con l’ispettore onorario, Maestro Antonio Galanti.
Tutti i lavori sono stati eseguiti utilizzando materiali di prima qualità e confacenti con l’epoca costruttiva originaria, nel pieno rispetto delle tecniche costruttive adottate dal costruttore originario “Filippo Tronci”, 1829, onde garantire un lavoro di restauro a regola d’arte nella funzionalità e nella durata del tempo.
Tutti i lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta Cellini di Firenze, per quanto riguarda gli affreschi e le pareti della navata, dalla ditta Ars Antiqua Restauri di Padova per quanto riguarda la cassa armonica e dalla ditta Francesco Michelotto di Padova per quanto riguarda l’organo.
Tutte le lavorazioni sono state progettate, seguite e dirette dall’Arch. Federico Mazzei con l’approvazione e la collaborazione dei vari funzionari della Soprintendenza di Pisa
Il parroco Don Arkadiusz Paciorko con il Consiglio Economico della Parrocchia Santa Chiara d'Assisi – Marciana Marina
Il Direttore dei Lavori Arch. Federico Mazzei