Nell’Ottobre del 2017 i giovani di Rio Marina e di Rio Elba nelle dispute sul Si o sul No al Comune unico sottoscrissero un comunicato e sollevarono un grido di allarme “Non toglieteci la speranza di un domani migliore”, indirizzandolo all’allora Comitato del No.
L'intervento spontaneo de 'I giovani riesi era per il Sì', convinti che l’unica possibilità di salvezza fosse la riunificazione dei due comuni. Oggi realtà.
"Siamo un gruppo di giovani di Rio Marina e Rio nell’Elba che intendono manifestare pubblicamente la loro disapprovazione per come il Comitato del no sta conducendo la sua campagna referendaria. Non vogliamo demonizzare nessuno e riusciamo perfino a comprendere come in persone di una certa età un morboso attaccamento al passato possa sfociare in un campanilismo esasperato e dannoso. Ma noi giovani guardiamo al futuro e non vogliamo che un tale atteggiamento, superato e illogico, impedisca la riunificazione, togliendoci la speranza in un domani migliore.
Siamo preoccupati per le sorti delle nostre comunità perché, nonostante l’impegno e il coraggio dei nostri imprenditori, il turismo, pur essendo una realtà importante e insostituibile, non riesce ancora garantire lavoro e sicurezza per tutti. E spesso ci troviamo davanti a un bivio: o accontentarci di vivere con il sussidio di disoccupazione o partire per il continente alla ricerca disperata di un lavoro.”
I dati sono chiari: in Italia i giovani senza lavoro sono il 31,7% (nella fascia 15-24 anni) e il 16% (in quella dai 25 ai 34 anni).
Elba, isola felice. Ma con un rovescio della medaglia che pesa, soprattutto sui giovani che vivono sull’isola: pochissime possibilità di impiego a tempo determinato, obbligo di lasciare l’Elba per gli studi universitari, con la conseguente fuga dei cervelli più importanti, di chi non ha il coraggio - e la possibilità - di investire la propria professionalità e le proprie capacità sul territorio. Un rovescio della medaglia che si trasforma inevitabilmente in un profondo disagio giovanile, con tutte le sue sfaccettature.
C’e’ chi però, a Rio Marina, già ben da prima della nascita del Comune unico e interpretando la voglia di investire su se stessi, creare posti di lavoro e rischiare in proprio ha cercato di dare un segnale forte, sfatando il luogo comune dell’inedia elbana o dell’attesa del sussidio di disoccupazione dello Stato dopo i canonici 6 mesi di lavoro estivo.
Sofia Diversi, 26 anni, 5 anni fa a Rio Marina (oggi Rio) ha voluto credere prima in se stessa, a dispetto della pur giovane età e poi nel suo territorio, creando dal nulla sul Porto di Rio Marina all’interno di uno dei Voltoni una attività imprenditoriale (Pasticceria e Bar), la “Dolcemente Diversi” che nel corso degli anni ha permesso, fornendo anche un servizio importante al Porto, di creare molti posti di lavoro per i suoi coetanei all’interno di una ancor lenta ed asfittica economia locale.
Un concreto esempio di come oggi sia ancora possibile per tutti, credendo sopratutto in se stessi, di dare vita ad attività economiche che possano impedire che i giovani elbani portino le loro capacità fuori dall’Isola e nel contempo dare un segnale forte alle amministrazioni comunali per sostenere sempre di più queste iniziative dando concrete possibilità, anche economiche, ai giovani per impiegare la propria professionalità sul territorio, creare posti di lavoro e ricchezza per il paese.
Sofia ne è stata un esempio concreto dimostrando che tutto questo si può fare.
Basta crederci...
Marco Contini