Fino ad oggi i visitatori che hanno scelto di visionare il museo hanno dimostrato un particolare interesse alle storie e alla cultura locale.
Noi abbiamo dialogato spesso e volentieri con loro, recependo osservazioni e contributi significativi che hanno funzionato come stimolo a procedere nella strada intrapresa.
Il museo è divenuto, in molti casi occasione di riflessione sul passato dei luoghi e sulle condizioni di vita esistenti qui all’Elba nei secoli trascorsi.
Dai rapporti realizzati riteniamo che quasi tutti i visitatori siano rimasti soddisfatti della loro aspettativa di conoscenza del sito e della sua particolare storia.
Per principio offriamo visite gratuite a tutti i marcianesi, poiché riteniamo che loro debbano essere i primi ad essere informati e a divenire depositari delle particolarità culturali che l’ambiente offre alla comunità tutta, in modo tale da divenire una particolare identità dei luoghi marcianesi.
La memoria storica tramandata di generazione in generazione sulla “Zecca” ha avuto un rinforzo documentario nella dissertazione di fine 1700 di Guidantonio Zanetti, ove dice che a Marciana esisteva una “officina della zecca” ove si batteva moneta.
Guarda caso proprio nello stesso luogo indicato dalla tradizione.
Infatti la memoria storica ha individuato l’ambiente grotta e l’officina dei Lami (gli ultimi fabbri- ormai deceduti-che hanno operato in questo luogo) come la sede della “Zecca”.
Tra i vari dubbi ancora non risolti c’è il motivo e il tempo in cui la grotta è stata scavata.
Sicuramente nel susseguirsi dei secoli ha avuto varie funzioni, rispettando di volta in volta quella che gli storici chiamano “riutilizzo”.
Ad esempio i visitatori potranno vedere da due foto inviate alla Soprintendenza di Pisa a fine anni ’70, la grotta utilizzata come cantina e zona di rimessaggio come pure, nel 2008, sia stata trasformata in una discarica di materiali edili.
Oggi, con la trasformazione in museo, crediamo che sia stato dato a questo sito la giusta valorizzazione che gli spetta.
La memoria di molti marcianesi doc ha avuto il giusto riconoscimento quando dichiaravano che da bambini “venivano a giocare nella zecca", sapendo benissimo che la memoria storica delle generazioni passate aveva trasmesso loro l’idea che in quel luogo si batteva moneta.
Tra le altre particola rarità che la visita può offrire in questo momenti di così alte temperatura è la possibilità di godere di ampio refrigerio in fondo alla grotta , ove si consiglia di andare con un indumento adeguato.
Si ricorda che il museo si trova al termine di via del Giardino ed è aperto dalle ore 10,00 alle ore 13,30 nei giorni di martedi, giovedi venerdi e domenica.
Associazione Marciana Aurea