Giorgio Scerbanenco, Susanna Tamaro, Chiappori, Altan, Hugo Pratt, Andrea Pazienza… grandi nomi uniti da un particolare: sono stati tutti lanciati da Oreste Del Buono.
Nato a Poggio nel 1923, nipote di Teseo Tesei, Oreste Del Buono è stato narratore di successo (Acqua alla gola, Per pura ingratitudine, La nostra classe dirigente), critico letterario, traduttore, talent scout, collaboratore di case editrici prestigiose, studioso del costume. Ha diretto "Linus" per molti anni, facendolo diventare una testata-simbolo della cultura degli anni Sessanta-Settanta.
Gilberto Finzi in Novelle Italiane, 1996, Edizioni Garzanti, lo descrive così: “Critico cinematografico, appassionato di fumetti, grande esperto di letteratura francese e importatore di quell'avanguardia denominata école du régard ha rimescolato nella sua narrativa le esperienze colte e il vissuto. Romanzi e racconti di questo scrittore vivono di realtà riscoperta, dell'esistenza borghese, del privato, messi in vetrina senza pietà e senza pudori: la vera novità di Del Buono sta nel modo di raccontare. Una struttura complessa e indeterminata (anzi, interminata), quasi a carciofo, una lingua italiana fintamente complice e mutuata dall'uso quotidiano, ma avvolta e riavvolta come la bobina del registratore.”
Per il giornalista e scrittore Nico Orengo, grande amico dell'autore scomparso, Oreste Del Buono era "uno degli intellettuali che ha sovvertito, innovato, cambiato il panorama della editoria italiana, dai giornali alle riviste, alle collane editoriali, alla stregua dei grandi editor come Calvino, Vittorini, Spagnol, Sereni e a editori quali Bompiani, Mondadori e Rizzoli".
Domenica 2 Settembre nella Piazzetta degli Artisti (Viale Regina Margherita 10), alle ore 21,30, Francesco Vanagolli parlerà del lungo rapporto di questo elbano illustre con il mondo dei fumetti.
Francesco Vanagolli è laureato in Lettere a Pisa, insegna e fa il traduttore di fumetti americani da molti anni per le più importanti case editrici del settore. Lavora anche come critico. Ha pubblicato un saggio su Superman e, a quattro mani con il padre Gianfranco, un volumetto sul campione del mondo elbano di wrestling Joe Parelli. La sua ultima monografia, dedicata proprio a Oreste Del Buono e al suo rapporto con il mondo dei cartoons, ha ottenuto il premio speciale della giuria al Premio letterario Casentino.