Tempo di riflessioni sui tre giorni della Festa dell'Uva di Capoliveri, andata in archivio di recente con la vittoria del rione Torre, sul gradino più alto del podio due volte, negli ultimi tre anni.
E spuntano anche due novità per la più apprezzata manifestazione folcloristica elbana, grazie a dichiarazioni di Paolo Martino, presidente della Pro Loco che organizza l'evento e Rossana Galletti presidente della giuria della sfida storica tra i rioni: maggior spazio ai giovani nella festa 2019 e un convegno per celebrare l'appuntamento nel futuro autunno.
"Va messo in risalto il livello culturale e sociale che ci regala tale evento, grazie ai rioni, coordinati dalla Pro loco e sostenuti dal Comune. Alimentano il ricordo delle nostre tradizioni e della storia locale ed elbana”. Lo afferma Galletti, delegata isolana dell'Accademia Italiana della Cucina, alla guida dei giurati da due anni; un discorso che dà ulteriore importanza all'impegno più originale delle varie iniziative popolari capoliveresi, sostenuto da decine di rionali e figuranti, provenienti dall'isola e da altrove.
“Una edizione– prosegue - particolarmente ricca ed interessante e, a parte il sottolineare il grande lavoro svolto da ogni borgo, voglio definire l'appuntamento un vero “Festival della tradizione elbana”, che rispecchia poi il clima esistenziale di tutta l'isola nel fare la vendemmia, nella sua evoluzione storica, sociale ed enogastronomica. Il tutto si ottiene con le trasformazioni sceniche annuali fatte nei rioni, che scelgono, di volta in volta, di rappresentare e animare momenti del passato, tra le strade del paese”.
E Galletti annuncia che vuole fare, per l'anno prossimo, la domenica antecedente l'avvio delle gare, una conferenza pubblica sui temi della festa, un incontro gestito dalla sua associazione, con riferimenti all'enogastronomia.
“E' stata – conclude l'esperta -una "ghiottissima" occasione per rivivere i tempi che furono. Nessuna sbavatura o fuori tema, i rionali-attori migliorano sempre le loro esibizioni di teatro di strada. Tutta l'Elba deve tutelare questa manifestazione e i rioni meritano di essere adeguatamente supportati economicamente, per realizzare tutto lo spettacolo folcloristico che ci offrono e che merita di essere conosciuto a livello internazionale. Bene ha fatto la Gat con Della Lucia, a coinvolgere anche giornalisti stranieri in questa edizione”.
E Paolo Martino, che gestisce con il suo staff l'evento ha detto: “Il nostro obbiettivo è stato centrato: coinvolgere di più i giovani del paese nei giochi del venerdì. Nonostante il tempo incerto, grande la partecipazione di bambini e ragazzi, con la vittoria del Baluardo nelle gare. Aggiungeremo nuovi giochi nel 2019 per allargare l'adesione. Altra bella vittoria è stata quella della Fortezza con il miglior piatto Slow Food e un fatto notevole è stata la partecipazione a tutto il meeting di Nello Daniele, fratello del grande Pino. Ha comunicato entusiasmo e gioia nel vedere la manifestazione; lo ringrazio di cuore”.
E Martino evidenzia che c'è stata la presenza del presidente dell’associazione Marinai d’Italia, di Avellino, con scambio di targhe commemorative e il prossimo anno parteciperà col suo team in uniforme. "Ha vinto la Torre- conclude- l'edizione 2108, ma come al solito il paese è stato unito, quindi ha vinto Capoliveri, ricordando ai giovani di oggi il passato, le tradizioni, che altrimenti andrebbero perse. Ringrazio tutti e i produttori dei vini Doc elbani, il Gruppo Storico di Porto Azzurro presente e i capi rione, Fabrizio Fasolino della Fortezza, Giuseppe Martino per il Fosso, Leonardo Pazzagli del Baluardo e Dolera vittorioso con la Torre". E la parola finale spetta a lui. “I capi rione sono tutti under 40, poi i giovani sono sempre più protagonisti della Festa dell'uva: è questa la strada per avere il massimo successo ed è anche il modo di sviluppare amicizia e legami forti nel paese”.