Nei giorni scorsi il Comune di Capoliveri ha comunicato un nuovo assetto organizzativo e nuove strategie di marketing turistico della Gestione Associata del Turismo del quale è capofila, e la conclusione della collaborazione con il prof.Goetz e a seguire con il dott.Rossi.
In attesa di conoscere le nuove strategie e le nuove persone che condurranno la GAT nei prossimi anni, mi preme mettere in evidenza il settore dell’enogastronomia quale settore strategico per la promozione dell’Isola d’Elba. Cosa che negli anni passati non è stato considerato, se non in maniera marginale e collaterale ad altri settori ritenuti di maggiore interesse.
Sia a livello mondiale che nazionale è il settore a maggior crescita, i dati del recente rapporto sul turismo enogastronomico, curato dalla d.ssa Garibaldi, rilevano “.. la presenza del turista enogastronomico puro che si muove con questa specifica motivazione a livello mondiale è pari circa al 49% annuo..” in Italia “nel 2016 i visitatori si recavano in Italia per motivazioni strettamente legate alla gastronomia per il 21%, mentre nel 2017 al 30%“ e riguardo al profilo del turista “Si tratta di un turista acculturato, con maggiore capacità e propensione alla spesa, che cerca nell’enogastronomia un’opportunità di conoscenza e contatto con la cultura di un territorio.“
L’Isola d’Elba, e tutto l’Arcipelago Toscano, hanno le caratteristiche per promuovere il settore enogastronomico quale settore strategico di traino al turismo di qualità. Ad iniziare dalla viticoltura che ha una storia millenaria, come testimoniano le recenti ricerche archeologiche nella piana di S.Giovanni con il ritrovamento di grandi dolia che contenevano vino, e alla attualità della vinificazione in anfora.
Ai premi ricevuti da aziende elbane sia per l’aleatico che è stato premiato nella guida Vitae che per la pralina alla grappa di aleatico che è arrivata seconda all’International Chocolate Awards.
Soprattutto per il forte legame che l’enogastronomia ha con il territorio, per i tanti piatti tradizionali e per le recenti preparazioni di una nuova generazione di cuochi che ricevono premi e segnalazioni nelle principali guide. Il lavoro di promozione che dal 2013 stiamo svolgendo come Elbataste sull’Isola, e fuori nei mesi invernali, ha prodotto una miriade di iniziative con risultati importanti di visibilità sulla stampa nazionale e di contaminazione con altri ambiti culturali.
Le cene con cuochi elbani realizzate nell’ambito delle iniziative di Vetrina Toscana a Firenze e in tutta la Toscana, gli aperitivi nei negozi di Acqua dell’Elba a Firenze, Lucca, Siena e Marciana Marina in una visione comune di territorio.
La collaborazioni con il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, i laboratori al Forte Inglese durante l’inverno, la partecipazione a fiere e iniziative naturalistiche. La presentazione all’Accademia dei Georgofili del legame tra ricerca archeologica e vinificazione in anfora che ha avuto un grande successo di presenze qualificate, e tante altre che abbiamo realizzato in questi cinque anni.
Ma forse il risultato più importante è quello di essere riusciti a riunire intorno ad Elbataste un gruppo di operatori, di artigiani, di professionisti che hanno fatto della qualità del loro operato l’elemento centrale del loro lavoro. Questa sorta di “comunità” di persone che con la loro energia e la loro passione promuove attraverso i loro prodotti l’Isola d’Elba. Crediamo che nel futuro delle strategie di promozione turistica dell’Isola l’enogastronomia, per i legami con la cultura locale, per l’importanza che riveste nell’agricoltura e nel paesaggio, per l’offerta che propone al turista sempre più interessato ai prodotti e alla ristorazione di qualità debba avere l’attenzione e lo spazio che merita.
Valter Giuliani – Presidente Consorzio Elbataste