Emozionante giornata, ieri, 22 novembre, all'Azienda Arrighi di Porto Azzurro, la giornata del primo assaggio del vino ricavato con il sistema degli antichi greci dell'isola di Chio, il riposo protetto in mare per alcuni giorni delle uve Ansonica al fine di eliminare la pruina superficiale accelerando così l'appassimento.
Un'occasione che ha spinto il Prof. Attilio Scienza, storico della viticoltura e docente all'Università di Milano, ad essere presente, seppure per poche ore, al gran momento. Anche perché, l'esperimento unico al mondo dell'Elba, ha nel Professore l'ispiratore (con i suoi studi sulle similitudini genetiche tra alcuni vini dell' Egeo orientale con i 'nostri' Ansonica- Inzolia) della ripetizione -2.600 anni dopo- della tecnica del passaggio delle uve in mare utilizzato dai greci di Chio per produrre un vino di grande qualità esportato fino a Marsiglia, passando per Sicilia, Toscana tirrenica e Arcipelago toscano.
"La forte attenzione a livello mondiale che già ora c'è su questo esperimento - dice Arrighi - è per l'isola d'Elba un'opportunità incredibile sulla quale è necessario unire le forze del territorio per sfruttarla al meglio in termini di visibilità".
Il riferimento velato è alla necessità di coprire i costi del vero e proprio film, con tutte le fasi di questa esperienza, che si sta producendo per partecipare nel 2019 al Festival del vino di Montpellier, un palcoscenico unico per promuove le emozioni dell'Elba.
Quasi a dimostrare il rilievo internazionale delle parole di Arrighi, era presente allo storico assaggio la Dottoressa cinese Jing Jing, laureata in Italia in lingue e laureanda in enologia, molto interessata a far conoscere in Cina questa eccellenza Italiana.
Per la cronaca, la degustazione ha riscontrato un un prodotto di eccellenti qualità organolettiche, che si svilupperanno ulteriormente da qui al termine dell'affinamento in terracotta, previsto per la fine di aprile.
CR