Quindici corsisti, il loro docente, un sindaco, un team di alunni della scuola alberghiera e la loro professoressa, più alcuni ospiti. Sono i protagonisti di una serata conviviale di qualità, che si è svolta mercoledì scorso al Brignetti di Concia di Terra, a Portoferraio.
Il meeting è stato il quarto della serie “A tavola con l'Artusi” ed ha previsto la cena di gala, preparata appunto dai partecipanti al corso, sotto la guida del noto chef e gastronomo, Alvaro Claudi, affiancato da un cuoco d'eccezione, il primo cittadino Mario Ferrari.
“Del resto - ha fatto notare Claudi- Mario ha esperienza nel settore e qualche tempo fa ha vinto una gara di cucina particolare, la “Cook & Sail”, una sfida tra cuochi imbarcati. Gareggiavano mentre andavano per mare e tra le onde ha battuto rivali di valore come gli chef dell'enoteca Pinchiorri e di Ferragamo”.
Tra i corsisti un'alunna d'eccezione, Rossana Galletti delegata dell'Accademia italiana della cucina delegazione dell'isola, che ha apprezzato le lezioni del Maestro, dedicate agli insegnamenti storici di Pellegrino Artusi. Lo scrittore, dopo l'unità d'Italia, fece pubblicazioni per far conoscere le tradizioni alimentari regionali dello Stivale e nacque così la nostra cucina. Gli aderenti a questa iniziativa hanno quindi potuto conoscere ricette semplici, ma fondamentali nella vita quotidiana che deve essere fatta di cibo di qualità, come le tagliatelle della Romagna, le costolette d'agnello vestite, oppure, come nella serata finale, la zuppa di cipolle, lo sformato di cavolfiore, l'arrosto di vitello e per concludere il dolce Margherita, arricchito dalla cioccolata fusa.
“Alvaro è sempre un piacere ascoltarlo- ha detto la giovane corsista Scotto-ci ha trasmesso la sua grande esperienza culinaria, facendoci imparare ricette classiche dell'Artusi, con ingredienti di base che arricchiscono il clima delle ormai prossime festività”.
Molto efficienti gli studenti della scuola alberghiera, che hanno fatto servizio in cucina e in sala, agli ordini della docente Fortuna Sarappa, vale a dire Alex Sillani, Davide Cinquemani, Christian de Nuccio, Asia Marinari e Aurora Valeo. Il sindaco, nel consegnare gli attestati ai corsisti a fine cena, ha voluto evidenziare l'importanza del condividere tali esperienze.
“Si può paragonare la tavola ad un'isola. E' un'isola nell'isola, dove trovare un momento di tranquillità, staccandosi da tutto il resto, un momento di condivisione che è espressione massima della cultura di un popolo, ricercando la creatività e superando l'isolamento. Si stringono così buoni rapporti sociali”.
Nella serata la Delegata dell'Accademia ha ricordato il pranzo di Natale di un tempo, realizzato con un galletto giovane, di cui si usavano tutte le parti, con alcune si faceva il brodo, con altre il sugo che si consumava con gli gnocchi e si preparava pure il fritto di verdure. Mentre Rita ha detto del 1955, quando a Pomonte si faceva tostare la farina che prendeva il sapore delle nocciole, si univa latte e zucchero per avere una farinata dolce. E per contenitore di liquidi, ha detto il Claudi, nel dopoguerra si usava ancora l'otre di pelle di capra, trasportata dai muli e le donne portavano in capo le ceste cariche di alimenti o altro. “Ho voluto fare questo corso- ha concluso lo chef.- molto richiesto, perché ormai è sempre più in voga la riscoperta del cucinare all'italiana, come insegnava l'Artusi, riscoprendo la cucina di casa, genuina, semplice e fatta di cose buone”.
Questi i corsisti oltre la citata Rossana: Maria Dibrizzi, Elisa Zini, Daniela e Fiorella Marmeggi, Rossana Picerno, Rita e Nevia Lupi, Rosalba Zizzi, Andrea Pastori, Luisa Lanera, Ginevra Galletti, Patrizia Spinetti, Sonia Schiano e Tanya Scotto D'Aniello.