Partirà domenica 20 gennaio da Firenze, per l'11° anno, il Treno della Memoria per il campo di sterminio nazista in Polonia. Quasi un migliaio gli studenti di quasi tutte le scuole superiori della regione, 9 dei quali dall'Elba.
Si tratta di un viaggio studio finanziato dalla Regione Toscana con un contributo, per quanto riguarda l'Elba, anche del Comune di Rio.
Come è emerso dall'assemblea dell'A.N.P.I. elbana, giovedì a Portoferraio, (presenti da Livorno la Direttrice dell'Istituto Storico della Resistenza e Società Contemporanea, Catia Sonetti, il Pres. ANPI Gino Niccolai e il Prof. Marco Ambra docente di storia e filosofia al locale Liceo nonché preparatore - accompagnatore degli studenti), il viaggio in terra polacca è la conclusione di un'esperienza educativa iniziata ad ottobre.
Fin da allora infatti, e su base volontaria, 40 ragazzi e ragazze di 16-17 anni di quasi tutte le scuole superiori, hanno seguito in orario extrascolastico 14 ore di lezioni accurate dal punto di vista scientifico ed emotivo, pur sapendo che non tutti sarebbero potuti andare nei luoghi studiati.
Una formazione che proseguirà durante il viaggio, grazie alla presenza sul Treno dei docenti, dei sopravvissuti, delle comunità ebraiche e dei deportati, dei rappresentanti delle comunità omosessuali, rom e sinti perseguitate dal nazifascismo.
Il viaggio- è stato detto - vuole essere un antidoto a violenza, razzismi ed estremismi di ieri e di oggi, viste le impressionanti analogie, da ricorso storico, del considerare oggetti senza importanza le persone diverse e in difficoltà, ieri con la stella gialla e oggi con il giubbotto di salvataggio.
Al rientro dal viaggio, per il 26 gennaio, presso l'aula Magna del Liceo al Grigolo, è prevista una serata pubblica per il Giorno della Memoria che vedrà la performance del laboratorio teatrale “Le perle dell’Arcipelago” e un resoconto dei ragazzi partecipanti al Treno, con foto e impressioni registrate durante le visite guidate e il viaggio.
Un'esperienza formativa decisiva nel centenario della nascita di Primo Levi: "Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria".
CR