Studenti e docenti del Cerboni portoferraiese, potrebbero essere "assunti" dalla Fondazione della Villa romana delle Grotte, per realizzare interventi tecnici nella nota area degli antichi ruderi, posta sul promontorio che guarda Portoferraio.
Una chance emersa grazie alla proposta fatta da Cecilia Pacini, presidente del sodalizio, alla dirigente scolastica Grazia Battaglini durante un meeting scolastico che si è svolto nell'istituto di piazzale Buttafuoco.
Un primo contatto per cercare di creare un progetto teso ad impegnare certe classi del corso per geometri ed altre, in opere di sistemazione dell'antico insediamento, risalente al I° secolo avanti Cristo.
Una iniziativa della Pacini, che vuol mettere al centro dell'attenzione il mondo della scuola, per favorire esperienze di alterezza scuola-lavoro e la presidente della Fondazione villa romana delle Grotte, che ricopre un ruolo simile con Italia Nostra per la Toscana e per l'Arcipelago, ritiene fondamentale il coinvolgimento delle scolaresche in tali occasioni professionalizzanti. Tra gli interventi alla villa, che pare sia appartenuta alla nobile antica famiglia dei Valerii, c'è anche da realizzare una recinzione di tutto il sito storico e da restaurare due cisterne del complesso.
Due strutture, quest'ultime, particolarmente interessanti che dimostrano come già a quei tempi fosse importante la raccolta dell'acqua per vari usi, Recuperandole potranno essere poste all'attenzione dei visitatori del sito archeologico.
Quindi la presidente, invece di trattare con professionisti del settore, ha pensato di coinvolgere l'istituto e se l'idea andrà in porto, in cambio delle prestazioni degli studenti, che agiranno sotto la guida dei loro docenti, la Fondazione darebbe un adeguato contributo al Cerboni.
La dirigente Battaglini, in quell'occasione, ha espresso un apprezzamento per tale prospettiva, che poi dovrà essere valutata e decisa, con specifiche intese, dal Consiglio d'istituto.
I contributi che la scuola potrà ricevere dalla Fondazione, in cambio delle prestazioni, potranno senza dubbio consentire di sviluppare altre attività didattiche di valore. Non resta che attendere gli sviluppi e vedere se nel prossimo futuro studenti e docenti saranno impegnati alla villa romana delle Grotte.