La Chiesa evangelica valdese di Rio Marina ricorda la Festa della Libertà con un culto pubblico domenica 17 febbraio alle ore 10.30 e poi alle 11.30 con l’accensione di un piccolo falò e un aperitivo augurale. Sono invitati tutti gli amanti della libertà, credenti e non credenti.
Ogni anno le chiese protestanti italiane rievocano la data del 17 febbraio 1848 quando ai valdesi, con le lettere patenti del re Carlo Alberto, furono riconosciuti nell'allora regno di Sardegna i diritti civili e politici.
Gli evangelici valdesi grazie a quell’atto poterono frequentare finalmente le scuole pubbliche e le università, esercitare le professioni e possedere terre e immobili fuori dei ghetti alpini nei quali erano stati fino a quel momento relegati. Qualche giorno dopo un analogo provvedimento riconosceva gli stessi diritti anche ai cittadini di fede ebraica. L'esercizio di culto invece continuò ad essere consentito solo nei paesi alle pendici delle Alpi Cozie del Piemonte (Valli valdesi) con l’assoluto divieto di attività religiose fuori di quei luoghi. Con lo statuto albertino e l'unità d'Italia quelle leggi furono estese a tutto il nuovo stato, iniziò una pur circoscritta libertà religiosa che progressivamente è cresciuta senza tuttavia essersi ancora realizzata pienamente.
Nei paesi delle valli del pinerolese questa ricorrenza è particolarmente visibile con l'accensione dei tradizionali falò.