La Fiba Confesercenti ha incontrato i balneari elbani nella mattinata di Lunedì 1 aprile. Erano presenti Stefano Garzoli, presidente Fiba Toscana e Gianni Masoni, funzionario regionale dell’associazione.
Durante la riunione è emerso che il problema principale che incontrano i concessionari demaniali marittimi e gestori di stabilimenti balneari locali sono i piani degli arenili non aggiornati, il difficile confronto con sette comuni diversi e la mancanza di comunicazione a più livelli. Pertanto è stato deciso di riunire i balneari isolani in una associazione, per metterla in parallelo con le altre presenti sul continente.
Una aggregazione che permetterà anche un maggiore dialogo tra i balneari stessi e la Fiba. “C’è bisogno che la parte regionale comunichi maggiormente con i balneari isolani – è il commento di Stefano Garzoli - Abbiamo a che fare con sette comuni e non è facile ma le amministrazioni stesse dovranno iniziare a confrontarsi in modo che le concessioni demaniali siano in una condizione tale da poter aggiornare i piani degli arenili, in modo da essere più vicini alle norme attuali. Oggi il turismo è cambiato e non possiamo avere piani di decenni fa. E’ quello che serve per andare avanti.
Siamo pronti come Fiba Confesercenti a fare questa nuova aggregazione perché riteniamo che la Toscana non possa essere assente dall’Isola d’Elba.
E se c’è una disgregazione dobbiamo cercare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione di intervenire e riunire chi fa parte di questo comparto. Se i balneari iniziano a dialogare e noi iniziamo a portare nuove informazioni, si aprono anche nuove possibilità . L’isola d’Elba con sette comuni è una bella tavolozza di colori rispetto alle realtà della costa. E’ più complessa ma proprio per questo categorie e istituzioni devono bisogna mettersi attorno ad un tavolo per far fronte alle necessità di un turismo che ha delle richieste e domani ne avrà ancora di più . Troppo spesso le possibilità che ci sono per il turismo balneare non sono quelle che dovremmo avere perché le parti normative e urbanistiche sono rimaste indietro. Dobbiamo cercare di essere più veloci nel muoverci con le istituzioni e come associazione di categoria far circolare le informazioni giuste”.
Arcipelago Network