Le Aziende elbane del vino presenti domenica 7 aprile all' apertura di Vinitaly 2019, vale a dire Arrighi, La Chiusa e Ripalte, si sono di certo recate a Verona con qualche argomento in più per promuovere l' isola, in seguito all' approvazione, nella conferenza Stato-Regioni, dell' accordo sull' ENOTURISMO.
Una misura in gestazione da anni che finalmente si è conclusa in questi giorni con la firma del Decreto da parte Ministro alle Poliitiche Agricole, Centinaio.
Centrale nel DM il riconoscere formalmente le attività enoturistiche come attività connesse a quella principale, in grado di ampliare e diversificare con un approccio multifunzionale l’offerta dei servizi collegati alle attività vitivinicole di ogni singola azienda.
La filosofia che sta alla base delle nuove norme, è in realtà quella praticata da decenni dai produttori più avvertiti, antesignani di quel 'turismo esperienziale' scoperto negli ultimi tempi anche dalle Istituzioni.
Un legame culturale con il territorio, insomma, recepito negli aspetti formativi (a cura delle Regioni) e dell' informazione, e in quelli attinenti alla 'cultura materiale' delle degustiazioni, alle quali sarà d'ora in poi possibile abbinare piatti freddi e praparati, senza 'invasione' quindi nel campo della ristorazione.
Al di là dei servizi offerti, alcuni dei quali indicati nel DM a titolo esemplificativo, la nuova normativa prevede una serie di requisiti e di standard di servizio. In particolare, sarà necessario assicurare un servizio ricettivo settimanale - o anche stagionale - per un minimo di 3 giorni, un sistema di prenotazione delle visite, preferibilmente informatizzato, un sito oppure una pagina web così come una adeguata cartellonistica all’ingresso dell’azienda che riporti i termini dell’accoglienza enoturistica, gli orari di apertura e la tipologia del servizio offerto.
Di sicuro, l'Elba del vino (e dell'agricoltura in generale), con i suoi 300 ettari coltivati a vite (circa la metà doc, igt e docg) e la sua ventina di aziende forti di 800 mila bottiglie prodotte, ha ora la possibilità di crescere, creando sempre più fidelizzazione turistica e lavoro di qualità; si spera altresì in un cambio di passo delle Istituzioni locali, diverso da quello 'retrò' che negli ultimi anni ha ad esempio chiuso l' Enoteca delle Fortezze e sostanzialmente lasciato a sè stessa, rendendola intermittente, la manifestazione di Elbaleatico (che infatti salterà anche il 2019) nonostante le ottime performance raggiunte.
CR