E’ stata la novità che ha arricchito l’offerta culturale del comune di Portoferraio lo scorso anno, molto apprezzata dai numerosi turisti, ma anche dagli elbani che hanno visitato con molta soddisfazione la mostra multimediale chiamata “Napoleone Bonaparte, l’esilio dell’Aquila” allestita nella sala San Salvatore all’interno del Centro Culturale De Laugier, in Salita Napoleone a Portoferraio.
L’apertura, è prevista per oggi sabato 4 maggio alle ore 10.00. Pensata da Marcello Bargellini, che ha messo insieme una squadra di esperti che ne hanno curato i particolari, l’esposizione si presenta rinnovata per il 2019 in alcuni dei più significativi reperti che si possono ammirare all’interno, dove è allestito anche un piccolo museo. Infatti, nella storica sala San Salvatore è stato creato un percorso multimediale con otto grandi monitor che riproducono gli eventi più significativi vissuti all’isola d’Elba dall’Imperatore, dallo sbarco il 4 maggio 1814 alla partenza il 26 febbraio 1815.
Circa quattro minuti per ogni step, con a fianco un totem esplicativo, in 4 lingue, di ciò che i visitatori vedono sui monitor. Al termine del percorso la vera sorpresa della mostra: l’incontro con Napoleone Bonaparte che, dal suo studio saluta i visitatori e si allontana nel giardino della Villa dei Mulini. Al centro della sala, come detto, una seconda sorpresa per i visitatori: un museo con più significativi reperti dell’imperatore.
Con Marcello Bargellini hanno collaborato alla realizzazione della mostra, Gloria Peria, direttrice scientifica della gestione associata degli Archivi Storici elbani ha curato il progetto storico, l’architetto Leonello Balestrini si è occupato dell’organizzazione e della progettualità, curatore del progetto multimediale Stefano Muti. Emanuele Scelza della Seed Art & Design ha curato la progettazione grafica mentre l’ufficio stampa e la promozione sono curate da Paolo Chillè. La produzione è a cura della società Bluemedia snc, L’assessorato alla cultura del comune di Portoferraio ha patrocinato l’evento che ha avuto anche la collaborazione della società partecipata Cosimo Dè Medici.