Lionel Cardin, uno dei due "Messaggeri del mare", rilancia un appello al comune e alle autorità competenti, per il potenziamento della sicurezza in mare dentro l'area di tutela biologica delle Ghiaie. Una proposta che Cardin aveva avanzato in passato: quella di realizzare una pista marina per nuotatori, aumentando le boe che delimitano i 200 metri dalla spiaggia, interdetta agli accosti a motore dei natanti.
Cardin suggerisce anche di inserire piattaforme galleggianti per la sosta di chi nuota. Idee condivise in passato con Gianfranco Coletti e Francesco Sotgiu, purtroppo scomparsi prematuramente che ripropone insieme al suo amico, medico, Riccardo Palombo.
"Questa che abbiamo davanti è come una immensa e stupenda piscina naturale marina, che va dalle Viste fino a Capo Bianco. Un’area protetta da una legge del 1971, un ambiente spettacolare".
"Siccome vengo sempre qua, - continua - insieme a Riccardo, abbiamo deciso di rinnovare l’appello, fatto nel passato a diverse amministrazioni comunali, ma fino ad oggi è caduto nel vuoto. Puntiamo a potenziare il sistema di boe galleggianti, che mettemmo noi per la prima volta per il circolo Tesei, da volontari nel 2007, per impedire ai natanti di avvicinarsi in moto a meno di duecento metri dalla spiaggia, evitando pericoli di incidente.
Ora la linea delle boe potrebbe essere infittita e fatta arrivare fino all’Enfola, chiediamo inoltre di realizzare alcune piattaforme galleggianti, ben ancorate al fondale, distribuite ogni cento o al massimo centocinquanta metri, per dare al nuotatore zone di sosta per ogni bisogno. Non solo, proponiamo da tempo la realizzazione di un corridoio, ben segnato da piccole boe, dentro i duecento metri, una sorta di pista marina di sei chilometri per nuotatori, che parta dalla spiaggia delle Viste lungo tutta la costa bianca a nord. Una struttura che che darebbe un notevole impulso al turismo una organizzazione del genere. All’estero già esistono tali piste. Prenderemo appuntamento dal sindaco Zini per fare tali proposte di nuovo”.
Concorda con i due amici, Cardin e Palombo, il Parrini del bar sul mare: “Certo, creare altre possibilità per i nuotatori, con degli appoggi come le zattere galleggianti e fare anche una pista ad hoc, darebbe un forte impulso al turismo e alla sicurezza in mare”.
Stefano Bramanti