Giovedì 5 settembre la cantina Tenuta delle Ripalte ospiterà la rassegna: “In wine the truth” con il film: “Tobia Scarpa. L’anima segreta delle cose” di Elia Romanelli e: “Volevo essere Walt Disney” di Francesca Molteni
La serata, con inizio alle ore 19.00, prevede la visita guidata alla cantina, la degustazione dei vini con assaggio di prodotti tipici del territorio e la visione di un film sull'architettura. La quota di partecipazione è di 35,00 € e per gli architetti sono previsti 2 crediti formativi professionali.
Per informazioni e prenotazioni: www.proviaggiarchitettura.com
La parola scelta per identificare il rapporto tra film e cantina è Passione | Ardor: passione per il progetto, attenzione per il dettaglio, che non è mai lezioso, ma fine espressione di un processo creativo, hanno caratterizzato la brillante carriera di Tobia Scarpa, che ha progettato la cantina de Le Ripalte.
Cinque incontri in tre anni. Nel mezzo il tempo lento e paziente del pensiero che si sovrappone a quello del fare in un ritmo quotidiano che include umori, suoni, musica e natura. Il rumore del mondo rimane fuori dalle stanze della casa di Tobia Scarpa, perché è irretito in modo impalpabile nelle cose che fa. I suoi oggetti e progetti diventano le parole di un dizionario che non ha bisogno di arricchirsi di neologismi. Estetica e funzionalità rispondono a sogni e bisogni che nascono dall’osservazione della vita e dalla conoscenza di materiali, tecniche e tradizioni. L’architetto e designer, che sa lavorare con gli artigiani e con l’industria, non si sottrae all’occhio indagatore dell’obiettivo, a cui concede anche la ripresa di un improvvisato “concerto minimo” con i bambù, del metallo di risulta e un po’ di corda trovati nel suo giardino.
Trailer: https://www.milanodesignfilmfestival.com/tobia-scarpa-lanima-segreta-delle-cose/
Voleva essere Walt Disney, ed è diventato Alessandro Mendini. Creatore di un universo parallelo, ironico e tragico, personale e capace di parlare al mondo con Passione e con attitudine ecclettica, in tutte le lingue. L’architettura, l’arte, il design, la scrittura e la critica. Un protagonista del XX e del XXI secolo, che nel film racconta un sogno diventato realtà, come Walt Disney. “Il mio modo di agire e progettare è un bisogno autobiografico”, dice, “ho la sensazione di appartenere al passato, uso metodi antichi, lontani dalla logica di oggi, come la matita. Pur avendola sempre criticata, anche la mia ricerca del bello è antica”. Una ricerca che si accompagna ai tanti incontri – Alberto Alessi, Emilio Ambasz, François Burkhardt, Piero Bisazza, Germano Celant, Anna Gili, Joseph Grima, Giovanna Mazzocchi, per citarne alcuni – alle ossessioni e alle utopie, come progettare l’oggetto di design perfetto. A fare da contrappunto: una voce disincantata, quella di Elio. E il cortometraggio animato, scritto e diretto da Era Ora & Ivana Gloria.
Per il Trailer https://www.milanodesignfilmfestival.com/volevo-essere-walt-disney/
ProViaggiArchitettura e Toscana Wine Architecture in collaborazione con Milano Design Film Festival presentano: “In wine the truth”, un cartellone di appuntamenti per unire tre passioni: vino, architettura e cinema. Un dialogo tra la prima e la settima arte, allietato dalla degustazione di vini di grande qualità, immersi in un contesto che non è neutro, ma contribuisce al significato del contenuto.
Ogni evento porta alla scoperta di una cantina, della sua storia e dei suoi prodotti e, per sottolinearne l’unicità, ad ognuna sono stati abbinati una parola e un film che corrispondono a un’attitudine, a uno stato d’animo. Complice il vino che come scriveva Orazio - In vino veritas - aiuta a mostrare e a renderci più autentici.
Architettura e cinema ruotano attorno al comune fondamento come arti dello spazio, e anche la luce giuoca un ruolo fondamentale, tanto che lo scrittore e drammaturgo Jean Cocteau scriveva: “Il cinema è la scrittura moderna il cui inchiostro è la luce.”
Questi stessi elementi si ritrovano nelle cantine di Toscana Wine Architecture: l'uso sapiente della luce, con affacci capaci di illuminarne gli spazi interni, grazie a fonti luminose naturali che coniugano il risparmio con l'arte visiva; l'utilizzo dello spazio che combina l’esigenza funzionale, per la produzione e la conservazione del vino, alla capacità di creare scenari unici. Luce e spazio sono fattori sostanziali che contribuiscono alla qualità che si assapora nel bicchiere.
Una cantina di design, un paesaggio da cartolina, un bicchiere di ottimo vino, cosa aggiungere per rendere perfetta una serata estiva? Un bel film d'autore, che magari leghi il contenuto al luogo che lo ospita.
Ultimo appuntamento il 15 ottobre a Colle Massari, a Cinigiano con: “Modern Tide: Midcentury Architecture on Long Island” di Jake Gorst.
Toscana Wine Architecture è una rete, costituita nel 2017, che riunisce 14 cantine di design (Cantina Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, Colle Massari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia - Frescobaldi, Tenuta Argentiera) che hanno fatto singolarmente investimenti significativi e hanno deciso di puntare su una strategia comune, per promuovere il territorio attraverso il legame tra vino e architettura, coniugandolo con l'arte dell'accoglienza. Toscana Wine Architecture viene promosso da Regione Toscana in collaborazione con Vetrina Toscana, Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei sapori di Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.
Per ulteriori informazioni: www.winearchitecture.it