La tradizione della cucina elbana, connubio tra terra e mare, e dei suoi aromi. Ricette e consigli tradotti in pietanze che troviamo sui tavoli dei ristoranti e nelle nostre case. La scoperta uno scrigno pieno di sorprese che dobbiamo ad una donna, Pierangela Piras Pellizza che già nel lontano 1981 pubblicò il libro di ricette “L’isola d’Elba in cucina”, un vero e proprio vademecum per gli amanti della tradizione culinaria del nostro arcipelago ricostruito dalla viva voce degli elbani. A distanza di otto anni dalla scomparsa dell’autrice le figlie Noemi e Mara hanno voluto una ristampa del libro, da tempo esaurito nelle librerie elbane. Un modo per rispondere alle sollecitazioni arrivate nel tempo, ma soprattutto un gesto di affetto nel ricordare la loro mamma, molto conosciuta all’Elba, e la sua passione per la tradizione culinaria dei vari paesi dell’isola e della loro cucina povera ma piena di fantasia e di genuinità, oltre che di bontà. “Non vi sono ricette con salse e sughi elaborati – sono le riflessioni della stessa autrice – i profumi e gli aromi sono tutti locali, le erbe aromatiche vengono raccolte nell’orto di casa o nel bosco e con esse i piatti acquistano un sapore prelibato”. Quella descritta da Pierangela Piras Pellizza è anche una cucina frugale, che non permette sprechi ma che usa sapientemente i doni preziosi che il mare e la terra regalano tutto l’anno sopperendo alla eventuale scarsità di prodotti con l’estro che da sempre è uno dei suoi tratti caratteristici. Ed ecco che ne “L’isola d’Elba in cucina” troviamo come si cucinano il polpo alla cacciatora e i muscoli alla marinara, ma anche alcune prelibatezze che affondano le loro origini nella storia dei popoli che invasero la nostra isola, come la schiaccia briaca e il gurguglione. La nuova edizione de “L’Isola d’Elba in cucina” che esce con una nuova copertina è presente da alcuni giorni nelle librerie di Portoferraio, Campo nell’Elba, Marciana Marina e Capoliveri.