Un bel clima, sabato 29 febbraio al Forte Inglese, per l'appuntamento con i laboratori di Elba Taste (curati da Valter Giuliani) per la conservazione delle diversità biologiche e culturali dell'Arcipelago, attività inserite nella programmazione di iniziative del Parco Nazionale dell' Arcipelago Toscano.
Animatore della breve conferenza, con successiva e prolungata prova pratica di assaggi e degustazioni, Claudio Bossini il responsabile della Condotta Slow Food dell'isola del Giglio, accompagnato da Giovanni Andolfi, della Cooperativa “Greppe del Giglio” (Vino Ansonica 'eroico', miele, marmellate ed erbe aromatiche) che conta una cinquantina di soci, uniti dalla missione di rilancio di un'agricoltura di qualità e da Nando Cerulli, gigliese in trasferta.
Una conferenza sui generis, più una chiaccherata tra amici, come quelle che si facevano nelle cantine dell'isola del Giglio a partire dal dopoguerra – ha esordito Bossini - dove l'ospite si trovava subito in mano il bicchiere di vino di benvenuto. Una piccola comunità, per definizione solidale e coesa, come la cooperativa fondata nel 2006 palesa.
Prodotto principe della conferenza il cavolo torso(lo), una varietà gigliese coltivata a livello familiare, una prelibatezza spuntata poi in umido con la salsiccia d'ordinanza da un pentolone poggiato dietro le quinte; l'ottima ansonica, il panficato casalingo, i corolli al finocchio e all'uovo preparati anch'essi da Claudio Bossini, ristoratore per una vita al Giglio, miele marmellate e mirti sperimentali hanno dato bene l'idea della ricchezza biologica e agroalimentare della piccola isola, capace con la propria identità di far innamorare quei turisti che, magari capitati per caso, poi tornano perchè trovano l'anima di un territorio, la sua cultura, che è fatta di persone e della loro fatica sulla terra e in mare, i prodotti di qualità.
CR - BS