Le ansie di circa 30 mila elbani hanno trovato la risposta temuta: il primo infettato elbano da coronavirus c'è.
Ma qualcuno sta reagendo alla tensione e dà segnali positivi per sollevare il morale e andare avanti con forza senza far crescere il panico.
Di recente si sono fatti notare input positivi come quello romantico di Pierluigi Costa, uno dei due Messaggeri del Mare, poi Matilde Galli pianista della Schola Cantorum e anche dal lontano dottor Bruno Giusti, volontario che aiuta chi è incappato nella chemioterapia. E infine anche vari abitanti di un maxi condominio portoferraiese hanno cantato insieme “Azzurro”, dai balconi appunto per combattere l'ansia.
Li ringraziamo. Pierluigi il nuotatore per cause di solidarietà, insieme a Lionel Cardin, su Facebook ha postato la sua solita foto del bagno quotidiano in mare, che compie in ogni stagione indossando solo slip e cuffia. E questa volta ha voluto fare anche una carezza ad una medusa di passaggio, un'amica che non può trasmettergli il classico bruciore. Lui del resto è un uomo-pesce, ama il mare e con l'occasione ha ringraziato infermieri e medici, nonché i volontari che aiutano i malati contagiati nel mondo.
E passiamo a Matilde Galli, la pianista del noto coro campese diretto da Corrado Nesi. La musicista, anche lei sul proprio spazio Facebook, ha suonato per tutti “L'inno per l'Elba”. La musica fa sempre bene e questa è una bellissima composizione che risale a molti lustri addietro. Si chiamava in origine “Terra nostra”, testo di Carletti da Rio e musica di Soria da Sant'Ilario. Un pezzo unico che trovate anche su youtube, alla voce "Elba terra nostra”.
Infine, a sera, in un condomino nei pressi della Padulella, è successo che alcuni residenti si sono impegnati in una cantata generale, fatta dai balconi. La canzone scelta per dare speranza è stata Azzurro, di Paolo Conte cantata anche da Celentano e i cantori improvvisati hanno pure illuminato la notte con le torce dei loro cellulari. L'Elba è viva e spera che l'incubo finisca. E intanto stiamo ben chiusi in casa, rispettiamo le regole.
Stefano Bramanti