Sono un elbano che vive all’estero oramai da 8 anni.
Nonostante la lontananza, LO SCOGLIO resta sempre unico e il legame é veramente speciale. In questo momento in cui la situazione sanitaria é gravissima (circa 800 morti nella giornata di ieri), sono veramente senza parole nel leggere certi commenti e certi articoli.
Sono oramai settimane intere che i messaggi ricevuti dalle ogni fonte di informazione sono chiari: restare a casa per evitare di contaminare gli altri.
Per rispondere ai carissimi Romano e Bartolo, credo che gli amministratori dell’isola hanno fatto richieste che non sono tanto diverse da quelle dei vari governatori (Lombardia o Puglia per citarne alcuni) o sindaci (Milano, Firenze, Bari…). La sola differenza é che queste richieste sono fatte per prevenire la crisi che potrebbe generarsi dalla diffusione del virus all’Elba tenendo conto del sistema sanitario disponibile. L’ospedale di Portoferraio mi risulta che dispone di 4 posti letto in rianimazione. Quattro!Questi 4 posti coprono lo 0,01% della popolazione elbana!
Non credete che una diffusione del virus all’isola d’Elba causerebbe particolari problemi? La blindatura, come la chiamate voi, éuno strumento di prevenzione che tiene conto del contesto.
In Italia assistiamo a casi che non rispettano le regole: ogni giorno leggo di persone che escono di casa fregandosene delle restrizioni e gli innumerevoli video disponibili sui quotidiani confermano questi comportamenti al di fuori delle regole. Detto questo, mi chiedo se é veramente cosi difficile per una volta mettere la collettività prima dell’individuo.
Condivo con voi il principio che l’Elba dipende dal turismo ; é un’evidenza! Da vero elbano, ho cercato di trasmettere il mio amore per lo SCOGLIO alla mia dolce metà e a mia figlia facendo scoprire ad entrambe le bellezze naturali dell’isola ma anche l’amicizia e la solidarietà degli isolani. Come elbano e come cittadino italiano, non amo né i turisti che non rispettano i luoghi dove sono ospitati), né i miei compatrioti che fanno i furbetti e non rispettano le regole.
Vorrei concludere sottolineando che purtroppo il primo caso di COVID-19 éstato identificato all’Elba. Avendo i miei genitori sullo SCOGLIO sono fortemente preoccupato e vorrei poter essere al loro fianco, tuttavia rispettando le regole, resto confinato a casa mia.
Stefano Benedetti