Roberto come vedi la situazione della ristorazione all’Isola d’Elba, in questi giorni si stanno muovendo in tanti, ci sono appelli a fare squadra, mettiamoci insieme, lavoriamo sul “Made in Elba”.
La situazione del “Made in Elba” sarebbe positiva se poi avesse un seguito, non è che si mettono insieme adesso perché c’è questa situazione e poi dopo quando la situazione migliora vanno ognuno per conto proprio. O crediamo veramente in un progetto di lungo periodo o ognuno per conto suo anche adesso. Nel momento del bisogno siamo amici ci vogliamo bene e quando l’economia rincominciaa galoppare ognuno per conto suo.
Come vedi la situazione, immagini che i ristoranti riapriranno con tutte le misure di sicurezza che si annunciano?
Qualcuno è disposto a fare questi sacrifici perché non vuole perdere la stagione per intero e qualcuno è titubante, qualcuno non riaprirà proprio. Se devo mangiare al ristorante con mascherine, distanti due metri, che senso ha? Viene a mancare la piacevolezza di mangiare in compagnia.
Visto che la maggior parte delle aziende che rappresenti non sono elbane, sono tra le più grandi aziende vinicole italiane e straniere, che aria tira?
Quest’anno ho una novità, una nuova etichetta elbana.
Le aziende che rappresento non lo sanno ancora, si stanno orientando, alcune aziende sulla facilitazione nei pagamenti, tutti vogliono aiutare ma nessuno dice in quale misura. Fra una settimana dieci giorni si dovrebbe capire qualcosa perché nessuno vuol partire per primo
Si tratta comunque di condizioni favorevoli non tanto di abbassare i prezzi dei prodotti.
I prezzi non verranno abbassati altrimenti dovrebbero rimodulare i listini e poi per il futuro faranno una strategia per la promozione. Anzi i prezzi stanno crescendo a dismisura soprattutto per i prodotti di importazione. Poi lavoreranno alle condizioni commerciali.
Cosa prevedi per il tuo lavoro?
Ad oggi prevedo un calo del 95% rispetto allo scorso anno, spero solo che tengano conto di quello che abbiamo fatto negli anni passati.