Stiamo ragionando sulla creazione di una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura, che può servire in questa fase di emergenza per offrire i contenuti culturali con un’altra modalità, ma sono convinto che l’offerta online continuerà anche dopo: per esempio, ci sarà chi vorrà seguire la prima della Scala in teatro e chi preferirà farlo, pagando, restando a casa.
Così il Ministro Dario Franceschini si è espresso parlando con la consueta perizia del modo più intelligente per trasformare la tragicità del momento che viviamo in una opportunità per il futuro.
Ricostruire l’immagine della nostra splendida isola non può partire che dalla Cultura, ma intesa secondo un criterio innovativo ed inclusivo. In questo senso ne ragionavo con l’amico Franco Semeraro e la signora Lucia, che insieme con me portano avanti il Premio Letterario la Tore da più di tre lustri ormai. Riprendendo consapelvolmente il noto e importante evento settembrino musicale che si tiene con successo a Portoferraio a nostro avviso e secondo la lungimirante visione del nostro Ministro, che anticipò in diverse interviste tre anni fa questo concetto, solo attraverso la consapevolezza del volore della propria essenza e della conoscenza di chi si è si può trasmettere, anche in una economia prettamente turistica come la nostra, un’immagine internazionale e innovativa che rifletta lo Scoglio in una dimensione consona ai tempi.
Il concetto di Isola Culturale Europea deve quindi essere innanzitutto un percorso di consapevolezza e di inclusività laddove per Cultura si immagini ogni sforzo che sia teso alla valorizzazione dell’espresione della Civiltà di una Comunità.
Quindi in questa ‘piattaforma netfix ideale’, per riprendere le parole di Franceschini, ecco che troviamo la Storia, l’Arte, la Musica, il Teatro, il Cinema e la valorizzazione del Patrimonio storico e ambientale.
Per fare degli esempi non così a caso ecco che in questo immaginario, ma poi non troppo, ‘percorso virtuale culturale’ si uniscono e si rafforzano le une con le altre Istituzioni, Associazioni e Personalità elbane.
Nell’ordine appena citato mi sovvengono una serie del tutto implementabile di realtà straordinarie che, seppur nell’apparenza siano piccole e locali, tutte unite potrebbero formare uno scudo protettivo e di rilancio del ‘brand’ Elba in tutto il mondo.
Penso al valore immenso della presenza napoleonica con tutte le sue espressioni artistiche e residenziali, a personalità come il prof. Camici o al prof. Vanagolli per gli studi storici, penso al caro maestro Italo Bolano e al suo Art Center come pure all’Associazione Artisti Elbani e all’amica Francesca Groppelli e insieme con lei a nomi illustri come Regoli, Puppo, Sammarco e molti altri.
Esperienze recenti inoltre come Marciana Borgo d’Arte non possono essere dimenticate, iniziativa promossa anche dall’infaticabile Lorenzo Anselmi della prestigiosa Galleria Gulliver, oppure riviste promozionali che danno un taglio moderno e colto dell’idea Elba, come Enjoy Elba di Patrizia Lupi che fanno il paio con riviste di fama come Lo Scoglio.
Ci sono inoltre le mostre e gli eventi artistici e non solo ideati e promossi generosamente dall’Architetto e amico Fabio Murzi di Acqua dell’Elba, con il suo innovativo Premio Arte Acqua dell’Elba o il recente Sea Essence International Festival.
Eppoi c’è la Musica, con gli eventi estivi dei Festival jazz fino al già citato Festival Elba Isola Musicale d’Europa e le mille altre occasioni in questo ambito che ogni anno abbiamo a disposizione e che sono pronte per essere valorizzate. Il Teatro non manca all’appello, che non è solo, ma doverosamente in primis va citato, lo storico Teatro dei Vigilanti, ma anche la fattiva e prolifica attività del caro amico professor Paolo Ferruzzi sia attraverso la Compagnia dei Tappezzieri Marinesi sia tramite la sua iconica e empatica Accademia del Bello a Poggio.
Infine il Cinema, con il recente e già notissimo non solo agli addetti ai lavori, Elba Film Festival della bravissima e preparatissima Nora Jaenicke che ripeteremo a settembre con certo ancora maggiore successo. Inclusività significa intendere la Cultura come lo sforzo di uscire ciascuno dallo schema della propria esperienza, per condividerne i valori e i contenuti con gli altri.
Ecco allora che l’Associazionismo ambientale ad esempio di Legaambiente e la valorizzazione del nostro Parco possono fare sistema con le esperienze culturali le più varie e presentare al mondo un’idea di Elba che attraverso l’espressione delle variegate sfaccettature della propria essenza possa essere un paradigma europeo. E si si badi bene tutto questo non sia da intendersi come un ‘fumoso potpourri’, poichè invece può tradursi in un’offerta molto concreta di un pacchetto turistico che vada ben oltre il già presente e incontestabile binomio mare-spiagga.
Last but not least va ricordato il patrimonio esistente dato dalla cultura letteraria elbana con i suoi Eventi: dal prestigioso Premio Letterario Internazionale Brignetti Isola d’Elba al Premio giornalistico Barbiellini Amidei, fino alle esperienze marinesi, da noi faticosamente ma felicemente promosse, del Premio letterario Tore e dell’edizione estiva dello Strega, con l’amichevole e prestigiosa partecipazione tra gli altri di studiosi come i coniugi professori Giachery o il prof. Zecchini.
Non me ne voglia alcuno se ho tralasciato altri eventi o personalità importantissimi e di valore che senza alcun dubbio potranno includersi in questa Piattaforma Culturale che credo debba essere alla base del nostro ‘ripartire’ e che potrà tradursi aanche in un sito on line di rilncio europeo dello Scoglio: ribadisco, da qui dobbiamo ricominciare per un’Isola d’Elba che cristallizzi nel blu infinito del proprio mare e nella durezza plastica del granito che la costituisce l’essenza di una espressione culturale che si ponga ai vertici europei per spessore e variegatezza.
Jacopo Bononi