(…) Perché, in generale, tutto il lavoro editoriale è un lavoro che procede attraverso costrizioni, come la scrittura di un sonetto; non si possono trasgredire certe regole e non si può mai fare ciò che si vuole in toto, ma una volta colte le dinamiche del gioco, penso che sia dovere di ognuno ricavarsi un percorso di libertà all’interno di quelle strettoie. E credo che questo si possa fare sia in una realtà piccola che in una grande.(…) io credo nella centralità del testo e dell’autore. Mi piace pensare che il libro sia fatto dall’autore. È ovvio che poi attorno al testo si muove un mondo intero, rappresentato dall’editore, ma soprattutto dal momento in cui questo libro esce. È più di una questione di ricezione, è una vera e propria alchimia tra il libro e la disposizione del momento storico a coglierne le ragioni più profonde.
Così parla di sé e del suo mondo in una intervista alla rivista culturale ‘La Balena Bianca’ Antonio Franchini, scrittore e editor ora in Giunti, ma con una carriera di scrittore e nell’editoria di tutto rispetto. Nell’occasione dell’edizione del premio Strega dello scorso anno il comitato promotore ha potuto apprezzare le doti umane e culturali del nostro ed è nata un’amicizia.
Tale coinvolgimento non poteva che sfociare anche nell’inserimento, che per noi è un onore, nel Comitato scientifico e d’Onore del premio di un Autore e di un Editor di così grande caratura, tra l’altro amico personale ed ex editor del vincitore dell’edizone 2020 Pietrangelo Buttafuoco. Franchini, apprendiamo da un’altra intervista, è stato uno dei ‘fatti’ più rilevanti dell’editoria italiana, dato che Franchini ha lavorato a Mondadori per più di 20 anni ed è considerato uno degli editor italiani più famosi e ammirati, responsabile di alcune delle pubblicazioni più significative e di successo della letteratura italiana recente (tra cui ‘Gomorra’ di Roberto Saviano e ‘La solitudine dei numeri primi’ di Paolo Giordano).
Franchini difatti, com’è noto, è anche un apprezzato scrittore, pubblicato da Marsilio. Laureato in lettere, si trasferì dalla natia Napoli a Milano, iniziando a lavorare per il Reader’s Digest. Fu poi assunto da Mondadori, inizialmente affiancando Ferruccio Parazzoli: è divenuto poi curatore editoriale della narrativa italiana per la casa editrice milanese.
Come scrittore ha pubblicato prevalentemente per Marsilio; ha vinto il Premio Bergamo nel 1997, il premio Fiesole- narrativa under 40 e il Premio Mondello Autore italiano. A ottobre 2015 ha lasciato la Mondadori per occuparsi della narrativa, della saggistica e della varia non illustrata, appunto, per Giunti Editore.
Per il Premio Letterario la Tore isola d’Elba e per l’Elba questa è una notizia importante e il nome di Franchini va ad aggiungersi ad un nutrito gruppo di personalità illustri della cultura e della società civile italiana: l’Editor e scrittore sarà ospite della serata del prossimo 18 luglio, durante la celebrazione della vittoria di Buttafuoco. La promozione dell’Evento, da sempre, è della Libreria Rigola di Franco e Lucia Semeraro, insieme con l’Hotel Gabbiano Azzurro e la Proloco di Marciana Marina mentre il Comune, concede il suo Patrocinio. L’opera del premio di Luca dall’Olio sarà acquistata da Acqua dell’Elba.
Jacopo Bononi Franco Semeraro
Ufficio stampa Premio La Tore