Le ragioni che hanno indotto alcune persone ad opporsi al taglio degli alberi sulla strada di San Giovanni sono senza dubbio fondate. Però è anche indiscutibile la circostanza che il filare di pini abbia impedito di ampliare la strada, come sarebbe stato necessario in quel breve rettilineo, mentre invece è stata allargata in tutto il rimanente percorso; e poi non può essere confutato il fatto che le radici abbiano deformato l'asfalto; che gli alberi, inclinandosi, abbiano sollevato e alterato il piano stradale; che le ferite che molti tronchi, quasi tutti, mostrano siano l'effetto di incidenti di auto finite contro il fusto degli alberi, asportandone la corteccia e, quasi sempre, provocando la morte degli automobilisti coinvolti.
Ma, detto tutto ciò, c’è un pensiero che il viale fa balenare nella testa: ai signori e alle signore di Italia Nostra, di Legambiente, di Alberi Maestri, per caso,non sarà mai, ribadisco ma proprio mai, successo di alzare gli occhi dai pini?
Magari facendo venire loro l’idea di proporre assieme al CAI, cioè con il solito gruppo di organizzatori, maestri in queste cose, tutti amanti della natura, ora che sono consentite le attività motorie e sportive, una bella escursione lassù. Da quel posto si gode una vista sul golfo che è una vera meraviglia!
Potrebbe anche capitare di guardarsi alle spalle e, forse solo così, di accorgersi …..
Poi, saltando di palo in frasca, e la frasca mi sembra che valga la pena. Vorrei che emergesse dalla nebbia del silenzio, dal dimenticatoio la lenta, inesorabile, irreversibile, ormai definitiva agonia dell’ospedale
Da anni, continuamente vengono chiusi o accorpati reparti, ridotto o trasferito il personale, non si rinnovano strutture, impianti, strumenti, macchinari, ecc. . E’ in atto un processo di degrado continuo, senza appello. Senza appello, non tanto perché viene seguita una procedura che non prevede opposizione, ma in quanto tutto questo avviene da tempo nella nostra completa indifferenza, senza che nessuno si senta in dovere di battersi contro questa ignominia.
La tempesta della pandemia sembra che debba indurre il governo ad adottare una diversa politica il ”privilegio” di essere isola, appendice (nei diritti ) e ancella della vicina costa continentale e di conseguenza possiamo essere sicuri di non correre questo “rischio”. Posiamo essere sicuri che le esigenze dell’ospedale elbano non saranno individuate, valutate e prospettate col metro della nuova politica.
Nemmeno in questo apparente favorevole momento si muove foglia, ma nemmeno pare che qualcuno abbia intenzione di muoverla una foglia. Forse per il timore di disturbare? …
Gianfranco Paesani