Caro direttore,
nella giornata odierna, 27 agosto, i credenti di ogni religione pregano per la pace. Lo fanno nelle proprie case o con le comunità di appartenenza.
L'iniziativa è della Commissione interreligiosa "Lo spirito di Assisi" che rilancia l'intuizione di Giovanni Paolo II quale, nel 1986 ad Assisi, invitò i leader di tutte le religioni del mondo per una corale preghiera per la pace, ciascuno secondo la propria tradizione.
L'iniziativa rimarca la necessità di adoperarsi per la pace nel mondo, attraverso diverse modalità, fra cui quella propria dei credenti religiosi che è la preghiera. Una preghiera "affinché il cuore di coloro che guidano le sorti delle nazioni si convertano alla pace".
Va ricordato che ogni ora (ogni ora!) nel mondo si spendono 12 milioni di dollari solo per garantire la sicurezza dei siti di stoccaggio delle armi atomiche. Come ha detto papa Francesco a Hiroshima, "l'uso
dell'energia atomica per fini di guerra è immorale , come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo".
Alla preghiera si unisce l'impegno di pressione anche sul nostro Governo perché sottoscriva il Trattato di messa al bando del nucleare a scopi militari, approvato dall'Onu nel 2017.
Nunzio Marotti