La favola di questa estate è stata scritta all’Elba, e parla di Titti, la nostra gattina di 17 anni che si è persa nella macchia mediterranea vicino a Marina di Campo il 20 luglio scorso.
Titti è scappata dalla gabbietta a Fonza, nel mezzo di una strada sterrata, lontana da case e luoghi abitati. È scappata dentro la vegetazione ed è scomparsa in un fitto ginepraio.
Noi l’abbiamo cercata a lungo, aiutati fattivamente dai volontari dell’Enpa e da un’enorme forza di volontà, per più di un mese. Ci siamo svegliati all’alba, abbiamo passato notti insonni a illuminare cespugli e a sgolarsi chiamandola. Ma non ne abbiamo trovato traccia.
Alla fine, siamo dovuti tornare a casa, a Massa e Cozzile, lasciando indietro Titti e tutte le nostre speranze, e le decine di locandine di cui avevamo cosparso Fonza e Marina di Campo.
Giorni dopo, però, abbiamo ricevuto una telefonata da Marco, il proprietario di una delle poche case sulla Via dei Rosmarini, che ci ha detto di avere una di quelle locandine in mano e di stare guardando un gatto bianco e nero, sporco e deperito, ma che proprio gli ricordavala nostra Titti.
Col cuore in mano, abbiamo subito chiamato Carla e Andrea dell’Enpa, che si sono precipitati sul posto, ma Titti, diffidente da tanti giorni di macchia, si è allontanata da loro. E quando noi siamo arrivati poche ore dopo, imbarcati in tutta furia, insieme ad Erica, altra carissima volontaria dell’Enpa, abbiamo percorso il sentiero in piena notte e infine trovato quel gattino bianco e nero nascosto in un’ampia grotta naturale. Ed era davvero lei, la nostra Titti. Esausta e smagrita, ma ancora in salute.
A 17 anni, sempre passati in casa, Titti ha vissuto i 35 giorni più caldi dell’anno così: mangiando erba e leccando l’umidità della grotta e la rugiada.
Ed è sopravvissuta per tornare a casa sua, da noi, dalla sua famiglia.
Lorenzo, Laura, Riccardo