Don Domenico Pinheiro, parroco di San Giuseppe a Portoferraio, prosegue nella sua rubrica sulla vita dei Santi, esempi di vita eccelsa cui ispirarsi. E per il mese di dicembre ha scelto di rendere nota la storia di Santa Lucia e di San Giovanni apostolo, celebrati dal calendario cristiano il 13 e il 27 del mese.
SANTA LUCIA CELEBRATA IL 13 DICEMBRE
Lucia nasce alla fine del III secolo a Siracusa, da una benestante famiglia. Educata cristianamente perde presto il padre e quindi cresce con l'amore della madre Eutichia. Ancora fanciulla, Lucia medita di consacrarsi a Dio, ma custodisce il suo desiderio nel cuore. Intanto secondo gli usi del tempo viene promessa sposa a Pascasio di buon casato, ma non cristiano. Lucia con vari pretesti rimanda le nozze, confidando nella preghiera e nel soccorso divino. Nel 301 Lucia e la madre si recano in pellegrinaggio a Catania, al sepolcro di Sant’Agata, perché la madre soffriva di emorragie. Si accostano alla sepoltura della santa e Lucia prega per la madre e implora per sé di poter dedicare la propria vita a Dio. In estasi, vede Agata tra gli angeli annunciarle: “Lucia, sorella mia e Vergine del Signore...La tua fede è stata di grande giovamento a tua madre, essa è già guarita. E il Signore Nostro Gesù Cristo ha gradito che tu abbia serbato illibata la tua verginità”. Lucia riferisce alla madre e le rivela di voler rinunciare ad uno sposo terreno e chiede di poter vendere la sua dote per fare carità ai poveri.
IL MARTIRIO
Deluso Pascasio la denuncia al prefetto accusandola di prestare culto a Cristo e di disobbedire alle norme dell’editto di Diocleziano. Arrestata Lucia, professa la sua fede: “Io sono una serva dell’Eterno Iddio ed Egli ha detto, tramite l'apostolo, che ‘I casti sono tempio di Dio e lo Spirito Santo abita in essi’”. Pascasio, per screditarla, la fa condurre al postribolo; Lucia dichiara che non avrebbe ceduto alla concupiscenza della carne e se il suo corpo venisse usato contro la sua volontà, sarebbe rimasta casta, pura. Prodigiosamente inamovibile, i soldati non riescono a sospingerla; legata mani e piedi, nemmeno con i buoi si riesce a trascinarla. Pascasio dispone che la giovane venga bruciata. Ma il fuoco non la scalfisce. Furibondo Pascasio decide di farla perire di spada. Viene decapitata il 13 dicembre del 304.
SAN GIOVANNI APOSTOLO AUTORE DEL “IL FIORE DEI VANGELI” , 27.12
“Il discepolo che Gesù amava”: semplicemente così, nel suo Vangelo, si autodefinisce Giovanni.
Di lui sappiamo che è il più giovane e che sarà il più longevo dei Dodici apostoli. Originario della Galilea, di una famiglia di pescatori. Suo padre è Zebedeo e sua madre Salomè; il fratello Giacomo, detto il Maggiore, sarà anche lui un apostolo. Anche nel corso dell’Ultima Cena siede alla destra di Gesù e gli poggia il capo sulla spalla con un gesto d’affetto. Giovanni è l’unico a stare ai piedi della Croce assieme a Maria e con lei trascorre in attesa i tre giorni precedenti la Resurrezione. Dopo la resurrezione si trasferirà con Maria a Efeso, dove si occuperà dell’evangelizzazione dell’Asia Minore. Finirà i suoi giorni a 104 anni.
“IL FIORE DEI VANGELI”
Così viene chiamato il Vangelo scritto da Giovanni, noto anche come “Vangelo spirituale”. Il suo è anche altamente mariano, non tanto per la quantità dei riferimenti alla Vergine, quanto per la speciale grazia di Colei che più di tutti conosce il Figlio e che rende il Mistero di Cristo. Di particolare importanza il suo racconto delle nozze di Cana, che costituisce anche il primo incontro di Gesù con Giovanni. Ma la chiamata di Gesù a Giovanni pare avvenga a Betania, presso il fiume Giordano dove arriva Gesù, e il Battista lo saluta come “l’Agnello di Dio”. Giovanni resta talmente colpito da questo incontro da ricordare perfino l’ora in cui è avvenuto (la decima, circa le 16) e pertanto non potrà, dopo allora, non seguire Gesù. Giovanni scrive anche tre lettere e l’Apocalisse, l’unico libro profetico del Nuovo Testamento. Le tre Lettere, o Epistole, di Giovanni, scritte probabilmente a Efeso, sono lettere sull’amore e sulla fede che mirano a difendere alcune fondamentali Verità spirituali contro l’attacco delle dottrine gnostiche.